Guccione (Pd): “Consiglio regionale approvi legge che prevede l’accorpamento degli ospedali”
“I Livelli essenziali di assistenza ancora lontani da quota 160. L’obiettivo è quello di uscire da questo perenne commissariamento: sono necessari due bilanci consecutivi in pareggio e i Lea adeguati agli standard nazionali. Ora – pensa Guccione - servono fatti concreti per riportare la Calabria al passo con il resto del Paese. E, purtroppo, credo che questo Decreto possa addirittura peggiorare le cose dopo ben nove anni di commissariamento e la nomina di diversi commissari che si sono succeduti anche con governi nazionali di diverso colore politico e che non hanno prodotto quelle condizioni necessarie per uscire dal Piano di rientro”.
“Anzi, proprio i giochetti di potere hanno finito per peggiorare la situazione ai danni della salute dei cittadini. Cosa è accaduto infatti in questi anni? – si chiede. Ad esempio, i posti letto per acuti che risultano attualmente attivati negli ospedali Hub e Spoke della provincia di Cosenza, in base al Dca numero 64/2016, sono 1091. Ben 374 in meno rispetto a quelli previsti per legge. È come se fosse stato cancellato un intero ospedale. Numeri che mettono in discussione non solo i Livelli essenziali di assistenza ma anche il diritto alla salute definito dalla Costituzione come diritto essenziale dell’individuo”.
“Basta chiacchiere – incalza la nota. Se non si sblocca rapidamente il turn-over in Calabria continueremo a vivere in uno stato di emergenza: la carenza di personale medico e paramedico che sottopone tra l’altro il personale a turni massacranti, la continua chiusura di reparti, la riduzione di posti letto farebbero già venir meno i criteri organizzativi previsti dalla normativa e non verrebbe garantita la sicurezza dei pazienti”.
“Il Consiglio regionale – insiste Guccione - approvi la legge di riforma che prevede l’accorpamento delle aziende ospedaliere e degli ospedali Hub e Spoke. Così le aziende sanitarie provinciali potranno occuparsi solo delle prestazioni territoriali. Sarebbe un grande risultato, anche dopo la nascita dell’Azienda unica di Catanzaro - frutto dell’integrazione dell’azienda ospedaliera Pugliese e il policlinico universitario Mater Domini - per creare sinergie, efficienza e qualità delle prestazioni ospedaliere”.
“Mi sarei aspettato, almeno questa volta, un appello e la volontà a incatenarsi davanti a Palazzo Chigi per protestare contro un provvedimento che umilia la Calabria e le istituzioni regionali”- conclude.