Giornata Mondiale del Commercio Equo e Solidale: occasione per impegnarsi sui diritti a Reggio
Anche quest’anno, per i cittadini reggini il mese di maggio diventa un’occasione per entrare in contatto con il mondo del Commercio Equo e Solidale.
Le Botteghe delle Terre del Sole festeggeranno, sabato 11 maggio, la Giornata Mondiale del Commercio Equo e Solidale, organizzata dalla World Fair Trade Organization (Organizzazione mondiale del Commercio Equo e Solidale, WFTO), per ribadire come il Commercio Equo e Solidale sia sempre di più un modo efficiente ed efficace per contribuire alla riduzione della povertà, della crisi alimentare ed economica e del cambiamento climatico.
L’Osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale rileva che tra il 2002 e il 2018 un numero notevole di cittadini ha scelto di consumare responsabilmente passando dall’11,3% al 30,3%. Le persone che hanno acquistato ,anche solo sporadicamente, generi del commercio equo e solidale sono passate dal 16,3% al 37,3%, mentre la percentuale di cittadini che ha ispirato le proprie scelte di consumo pensando ad un principio di sobrietà è quasi quintuplicata:dal 10,5% registrato nel 2002 si passa al 51,7% nel 2018.
Maggio si trasforma così in un mese in cui scoprire più da vicino una realtà che, nonostante mille difficoltà, si è da tempo affermata anche nella nostra città. Una evoluzione di questa realtà culturale iniziata, or sono, venticinque anni fa con la Bottega del Sud.
E che ha disseminato sul territorio provinciale la cultura del consumo critico, dello sviluppo sostenibile e soprattutto la consapevolezza che un’altra forma di mercato è possibile se cresce la sensibilità dei consumatori. Insomma una forte esperienza di volontariato che ha coinvolto generazioni di studenti con varie iniziative.
Da qualche anno presso la Bottega “liberi per natura”, frutto della formula consortile “Macramé”, si trovano i prodotti del commercio equo e solidale ognuno dei quali porta con sé una storia personale e di comunità, una storia di culture e di tradizioni. La storia, insomma, di un lavoro frutto di giustizia e di dignità.
Il commercio equo è una sfida. Rappresenta l’idea che, per garantire opportunità di sviluppo a tutti ,sia possibile organizzare l’economia in modo diverso , a partire dai consumi quotidiani fini ad arrivare ad una organizzazione delle filiere e della politica che le gestisce, più coerente con questi obiettivi di promozione umana.
L’invito adesso è tutto rivolto al Parlamento sperando che, attraverso l’approvazione della legge nazionale sul commercio equo e solidale bloccata al Senato nell’ultima legislatura, dia voce all’impegno di migliaia di operatori, volontari e sostenitori del Commercio Equo e Solidale nel nostro Paese e a milioni di consumatori responsabili.
L’approvazione di una legge come questa andrebbe nella direzione di supportare quanto già richiesto da diverse organizzazioni, rispetto alle azioni da mettere in campo per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 e degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Così come sarà utile che la Regione Calabria si doti di una legge regionale di settore come hanno già fatto ben dodici regioni consorelle.
Ai futuri parlamentari europei si chiede di svolgere azioni concrete sulle tematiche dell’agricoltura biologica ,della finanza etica e delle iniziative locali per promuovere gli acquisti pubblici.
Qui a Reggio, come in altre parti dell’Italia e dell’Europa si è creduto finora che una alternativa concreta e sostenibile alle iniquità del commercio internazionale è possibile, perciò nella giornata mondiale del commercio equo e solidale l’unico augurio che ci si attende dai Reggini è una promessa: che vogliano continuare a mantenere questa idea.