Lucano alla Sapienza, Forza nuova annuncia comizio di Fiore. I movimenti antifascisti promuovono corteo

Reggio Calabria Attualità
Mimmo Lucano

Forza Italia continua a far parlare di se e questa volta a Roma, dove Mimmo Lucano, il sindaco sospeso di Riace, nonché candidato come consigliere comunale del borgo del reggino, lunedì terrà un convegno alla Sapienza.

Convegno che non è piaciuto al movimento di Fiore, tanto da affermare di voler “bloccare la conferenza del sindaco indagato con un comizio di Roberto Fiore in piazzale Aldo Moro diremo no a Lucano, no alla sostituzione etnica, no al business dell'accoglienza. Non possiamo tollerare che questo nemico dell'Italia salga in cattedra”.

Ma il segretario del Pd Nicola Zingaretti, ha annunciato di voler fare di “tutto affinché la conferenza si tenga, e si tenga, come deve avvenire in un Paese civile, nel rispetto delle opinioni che si vogliono esprimere”.

I movimenti antifascisti della Sapienza hanno tuttavia deciso di promuovere un’assemblea che si terrà domani alle 15 nella facoltà di Lettere e Filosofia. Riunione che servirà per organizzare una manifestazione che si terrà lunedì alle 11, con il concentramento previsto in piazzale Minerva. Gli studenti e le studentesse della "Sapienza Antifascista”, rispondono così al “controcomizio” annunciato sempre per lunedì alle 14,30 da Forza Nuova per contestare la presenza del sindaco di Riace, Mimmo Lucano, ad un’iniziativa organizzata dal Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte e Spettacolo dell’ateneo.

“Le studentesse e gli studenti della Sapienza rifiutano la presenza dei nazi-fascisti negli spazi dell’Università e della Città – si legge in un comunicato - capaci di portare solo discriminazioni con la loro propaganda fatta di odio. Forte di avere dalla sua la complicità del ministro dell’Interno, Forza Nuova crede di avere la legittimità di tenere comizi o addirittura di poter impedire che un personaggio come Mimmo Lucano parli dentro l’Università, luogo di cultura, conoscenza e solidarietà. D’altronde, l’amministrazione dell’ateneo prende parola soltanto per tentare di garantire l’ingresso in città universitaria di Mimmo Lucano dal retro, senza quindi dissociarsi pubblicamente dalla provocazione”.

“I fascisti rivolgono il loro attacco – continua il testo - non soltanto al personaggio di Mimmo Lucano in sé ma a chiunque costruisce reti di solidarietà attiva. D’altra parte l’ignavia del silenzio istituzionale rende pericolosamente legittima l’iniziativa fascista: l’abbiamo visto in questi giorni non solo con il clima di terrore a Casal Bruciato, con lo stupro avvenuto a Viterbo e al Salone del Libro di Torino dove hanno provato a mascherarsi dietro al nome di una casa editrice, ma anche con le aggressioni quotidiane. Per questi motivi è ancora più necessaria una risposta decisa e determinata. Nessuno spazio ai fascisti. Il fascismo non è un'opinione".

Anpi, Arci e Cgil, Cisl e Uil chiedono alle istituzione che non venga concessal’autorizzazione al presidio indetto da Forza Nuova per lunedì 13 maggio in Piazzale Aldo Moro, a Roma”. E chiedono dunque il rispetto e la piena applicazione della Costituzione e delle leggi Scelba e Mancino”.

Per i firmatari dell’appello l’iniziativa di Forza nuova è “finalizzata a bloccare, e quindi impedire, la libera partecipazione dei cittadini ad un dibattito all’Università la Sapienza dove sarà presente Mimmo Lucano. Roma non può essere offesa da pratiche e propaganda di chiaro stampo fascista”.

Sulla vicenda si è espresso anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che pur non dichiarandosi d’accordo con il sindaco sospeso da uomo garantisce “massimo impegno affinché il sindaco Lucano possa esprimere le sue idee. Lui come chiunque altro in questo Paese”.

Per Salvini “la censura e la violenza non vanno mai bene Vale per il Salone del libro, per Lucano e per tutti coloro che pacificamente e democraticamente vogliono esprimere le loro opinioni. Sarebbe bello che tutti, anche a sinistra, ragionassero nella stessa maniera”.

La risposta del segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore, non si è fatta attendere. Fiore ha definito la lectio magistralis di Lucanoallucinante”. “Non comprendiamo – ha aggiunto Fiore - cosa questo signore possa insegnare ai nostri universitari. Noi comunque eserciteremo il nostro diritto elettorale e faremo una nostra manifestazione all’Università, e ci concentreremo molto su questo ospite della Sapienza.

Sarà molto difficile proibire, con i soliti ragionamenti da dittatura del pensiero come vorrebbe il Pd, il nostro comizio. Vogliamo portare alla luce – ha concluso Fiore - un fatto drammatico: con il calo culturale che c’è oggi in Italia e nei nostri istituti e nelle nostre università, c’è una lectio magistralis di Lucano: come si fa a pensare che questo possa contribuire allo sviluppo culturale italiano?”.

(ultimo aggiornamento 19:54)