Porto Gioia Tauro, Stasi, la crisi ha origini lontane
La crisi che ha colpito il porto di Gioia Tauro "rappresenta l'apice di un percorso che ha origini lontane". Lo ha detto la vicepresidente della Giunta regionale Antonella Stasi, aprendo in Consiglio regionale il dibatto sullo scalo transhipment reggino. Per la Stasi "i traffici commerciali marittimi, dopo un trend di crescita regionale, hanno subito consistenti perdite nel corso del 2009 e questo su scala mondiale. Tutti i porti, compresi quelli maggiori dell'Oriente, hanno sofferto riduzioni consistenti dei volumi di traffico. La crisi non ha risparmiato i porti italiani e neanche Gioia Tauro che ha assistito ad una nette diminuzione dei traffici (meno 17% circa), ma cio' che preoccupa maggiormente e' la constatazione che il porto calabrese, in questi untimi due anni, e' come se fosse stato lasciato solo. Convinti - ha detto ancora - che la competizione internazionale nel mercato dello shipping si gioca anche su sostegno fattivo delle regioni e dei governi ai propri porti ed alle relative reti di servizio intermodali e considerato che in anni recenti gli investimenti e il sostegno alla portualita' sono risultati deboli o assenti, finalmente dalla Regione Calabria arriva un segnale importante". A tal proposito, la vicepresidente della Giunta ha ricordato che nel settembre dello scorso anno il Governatore Scopelliti ha firmato un accordo quadro tra regione, Gruppo Fs, Ministri dello Sviluppo Economico e Trasporti. "Si tratta di un primo segnale - ha sottolineato Antonella Stasi - di una volonta' di riscatto. Si parte con un investimento di 459 milioni di euro per collegare il porto alla ferrovia (il gateway) e realizzare un distretto logistico con grandi operatori nazionali e internazionali. La realizzazione dell'interproto consentira' finalmente l'intermodalita' con lo scambio tra il trasporto su gomma e quello su ferrovia". La Vicepresidente della Regione ha poi fatto un elenco delle altre opere previste nell'APQ, che, tra gli altri interventi, riguardano lavori di consolidamento dei fondali del porto canale e di adeguamento delle banchine. "Ci sono poi - ha riferito ancora - una serie di opere a carattere ferroviario che riguardano l'ammodernamento del collegamento ferroviario Gioia Tauuro - Taranto - Bari, l'adeguamento della linea ferroviaria Battipaglia - Reggio Calabria, la ricostruzione della galleria Coreca, la costruzione di una nuova stazione elettrica a Vibo e strutture tecnologiche a Lamezia Terme. Questo investimento e' un segnale importante, ma necessita di essere sopportato al fine di essere immediatamente esecutivo, oggi che la concorrenza diventa sempre piu' agguerrita con il risveglio da parte di nazioni della sponda sud del Mediterraneo: i porti container di Tangeri in Marocco, Port Said e Damietta in Egitto, Izmir in Turchia sono gia' delle realta' e purtroppo ancor altri mega progetti sono in previsione". Per Antonella Stasi, il porto di Gioia Tauro, ancora oggi, e' sicuramente quello che gode della migliore posizione nel mediterraneo, ma il trasporto marittimo opera ormai in una logica globale. Un supporto importante al porto di Gioia Tauro - secondo il Vicepresidente della Giunta regionale - "potrebbe arrivare con l'approvazione di un emendamento presentato nella mille proroghe dal senatore Latronico e sostenuto dallo stesso ministro Matteoli e da molti parlamentari e senatori. L'emendamento prevede che una parte dei fondi non impiegati dalle autorita' portuali, ovvero 20 milioni dei 250 complessivi, vengono destinati ai porti transhipment e, quindi, Gioia Tauro". Per la Vicepresidente della Giunta Regionale, il porto gioiese "puo' diventare un volano per l'intera economica del Mezzogiorno d'Italia, se si realizza un piano integrato di sviluppo e soprattutto se viene messo in campo un programma complessivo che nei prossimi giorni sara' sottoposto all'attenzione del Governo nazionale. Pianificare e programmare insieme una politica industriale che coinvolge tutto il territorio calabrese, partendo da Gioia Tauro, ha delle ricadute dirette come sviluppo sull'interno meridione d'Italia e, pertanto, l'impegno della Giunta regionale sara' massimo, cosi' come dimostrato negli scorsi mesi. Il primo passo del governatore Scopelliti, e' aprire un tavolo nazionale che vede la partecipazione anche dei ministri dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e delle Finanze. Determinante sara' la collocazione di Gioia Tauro nel piano della logistica nazionale e soprattutto il ruolo che il Governo intende svolgere nella politica euro - mediterranea sul tema del transhipment.