Insulta i carabinieri per evitare ritrovamento di un arsenale. In carcere presunto “affiliato”
Insulta e minaccia i Carabinieri con un coltello nel corso di una perquisizione domiciliare e per evitare il ritrovamento di armi e munizioni.
È successo ieri a San Giovanni, piccola frazione di Mileto. I militari hanno quindi arrestato Giuseppe Prostamo, 34enne, detto “Ciopane”, bracciante agricolo pregiudicato e ritenuto dagli inquirenti appartenente alla famiglia di ‘ndrangheta “Pititto-Tavella-Prostamo”.
Al termine della perquisizione avvenuta nella sua abitazione sono stati così ritrovati: una pistola calibro 7,65 della Bersa completa di serbatoio e contenente due proiettili; un bossolo per pistola calibro 7,65 e uno per fucile da caccia calibro 12; tre coltelli a serramanico; due bilancini elettronici; due piccoli contenitori di plastica di forma ovale verosimilmente utilizzati come contenitori di stupefacente.
Scovati inoltre, una scatola di cartone di piccole dimensioni contenente residui di polvere bianca e tre schede tipo bancomat, si presume utilizzate per il taglio della droga.
Dopo le formalità di rito il giovane è stato dichiarato in arresto e tradotto in carcere a Vibo dove resterà a disposizione dell'autorità giudiziaria.