“Santarbarbara” scoperta in un capannone, le pareti usate come poligono di tiro
Una vera e propria “santabarbara” conservata in un capannone del vibonese: a farne la scoperta sono stati i carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia insieme ai colleghi dei Cacciatori di Calabria e del Nucleo Cinofili durante una serie di controlli del territorio.
All’interno della struttura, a Mileto per la precisione, vi erano nel complesso 213 munizioni di vario calibro per fucile e per pistola, ma anche tre pistole semiautomatiche, di cui una aveva la matricola abrasa, un’altra pistola revolver, una balestra, due coltelli, un fucile semiautomatico, un moschetto anch’esso con la matricola abrasa e tre carabine ad aria compressa.
I militari hanno anche notato come il capannone dove erano custodite le armi e le munizioni avesse le pareti perforate in più punti da colpi d’arma da fuoco, il che fa ritenere che lo stesso deposito sia stato usato addirittura come un poligono di tiro.
Il tutto è stato ovviamente sequestrato e due persone sono state identificate dai carabinieri, padre e figlio, il primo di 51 anni (S.C.) che è stato arrestato e che dovrà ora rispondere del reato di detenzione illegale di armi e munizionamento da guerra; per il secondo (R.C.) è scattata invece la denuncia per la detenzione di alcune delle munizioni da guerra.