Beni culturali: Legacoop, politica intercomunale per Roccelletta

Catanzaro Politica

"Bisogna rilanciare, perche' fallita nel passato, la realizzazione di un coordinamento tra le Amministrazioni Comunali di Borgia, Staletti', Squillace con la funzione di coordinamento la citta' di Catanzaro, come primo passo significativo per l'avvio di una politica intercomunale a favore del patrimonio archeologico-culturale e naturale piu' importante della provincia". Lo scrive Quirina Ledda, resposnabile di legacoop culturale, in una lettera alle amministrazioni interessate. "Bisogna - scrive - che le Amministrazioni interessate acquistino un metodo culturale che permetta di avere un modello capace di elaborare un progetto di tutela dei beni culturali. Nessuno puo' pensare che tutto cio' possa nascere nel chiuso dei laboratori dei soli specialisti, perche' per troppo tempo si e' sentito parlare dei beni archeologici come qualcosa che non tutti possono capire, qualcosa di riservato a amatori, a chi si dedica ad un lavoro culturale, e' il contrario, i veri destinatari del recupero della memoria storica e' la gente semplice, i cittadini che comprendono sempre piu' che questi bacini culturali sono fonte di conoscenza e nel contempo producono benefici nel territorio in termini di tutela ed economici. Credo - continua - che tutti coloro che in questi decenni si sono impegnati per tutelare il Castrum di Staletti' ed il parco archeologico di Roccelletta debbano richiedere che le Amministrazioni Comunali sappiano fare una scelta di campo contro la minaccia di nuove speculazioni sempre presenti". La Legacoop Culturale a sostegno di queste Amministrazioni, spiega ledda, propone alcuni obiettivi prioritari: l'individuazione dei beni e delle aree da acquisire al patrimonio pubblico; interventi che sappiano tutelare e valorizzare il patrimonio naturale, ambientale e storico; interventi - aggiunge - di carattere culturale educativo e turistico da effettuare per favorire lo sviluppo sociale e culturale dei comuni interessati; l'articolazione - conclude - del relativo territorio in aree differenziate in base all'utilizzo previsto dal regime di tutela, ivi comprese le aree sottoposte a vincolo archeologico".