Il Comune di Catanzaro aderisce al progetto “Cantiere Abatemarco”
Il Comune di Catanzaro aderisce al progetto “Cantiere Abatemarco” per il governo e gestione del servizio idrico integrato. Lo ha deciso il sindaco Sergio Abramo al termine di un incontro con il Commissione della Sorical Luigi Incarnato avvenuto nella sede della Provincia di Catanzaro alla presenza dei dirigenti del Comune Giovanni Laganà e Guido Bisceglia.
Il Comune formalizzerà la richiesta di adesione nei prossimi giorni. L’esigenza di anticipare l’attività del soggetto gestione del servizio idrico integrato, previsto da due leggi dello Stato 36/94 e del Codice dell’Ambiente 152/2016 e ancora in Calabria non pienamente applicate, nasce dalla crisi idrica dell’estate del 2017 che ha fatto emergere eccessive perdite idriche ed economiche delle gestioni comunali. Criticità che si riflettono sugli investimenti da tariffa e qualità del servizio erogato.
Con delibera di giunta 447 dell’11 ottobre 2018 è stato approvato dalla Giunta Regionale lo schema di protocollo di intesa tra Regione, Autorità Idrica della Calabria, Sorical e Comuni al fine di creare una forte sinergia politica-tecnica-amministrativa volta ad assicurare la gestione del servizio idrico integrato tra i 25 comuni alimentati dall’Acquedotto Abatemarco. La stessa delibera stabilisce che i perimetri territoriali possono essere anche diversi, su richiesta dei singoli Comuni e per manifesta volontà dell’Autorità Idrica Calabrese e della Sorical.
Le attività del progetto “Cantiere Abatemarco” consistono: regolazione del servizio attraverso la redazione di un “regolamento unico di somministrazione di acqua potabile, redazione di un contratto di utenza, verifica della tariffe applicate ed elaborazione della tariffa del servizio idrico integrato”; ricognizione attraverso l’acquisizione, verifica, integrazione dei dati di utenza; organizzazione dei percorsi di lettura nell’aree urbane, verifica e lettura dei contatori, bilancio idrico, acquisizione storica dei consumi; fatturazione attraverso la lettura dei contatori, calcolo degli importi da fatturare, emissione delle fatture intestate al Comune e relazione con l’utenza; incasso: nelle more dell’individuazione del soggetto gestore, le somme incassate restano di pertinenza dei Comuni, fatte salve le quote spettanti a Sorical per la fornitura di acqua.
Il commissario Incarnato ha fatto presente al sindaco Abramo, che la Calabria è l’unica regione d’Italia che non ha adeguato la gestione del servizio idrico alle norme nazionali, un ritardo di 25 anni che sta compromettendo la qualità del servizio e aumentando il numero dei Comuni in dissesto finanziario. Le risorse sono allocate nel Por Calabria 2014/2020 e nel Patto per la Calabria ed ammontano a circa 30,9 milioni di euro per i Comuni Capoluogo e 64 milioni di euro per i comuni superiori a 5000 abitanti dal Patto per la Calabria.