Furto energia elettrica, un arresto a Vibo Valentia
I Carabinieri della Stazione di Vibo Valentia, diretti dal maresciallo Nazzareno Lopreiato, con il supporto delle unità cinofile del G.O.C., hanno arrestato, dopo aver passato al setaccio una masseria di sua proprietà, Nicola Cilurzo, noto alle forze dell'ordine, ex sorvegliato speciale di p.s. residente nella frazione Vena Media del capoluogo. E' accusato di furto aggravato di energia elettrica e realizzazione abusiva di immobili. I Carabinieri hanno ispezionato l'abitazione, due capannoni ed il vasto terreno circostante scoprendo i illeciti e violazioni sanitarie.
Gli uomini della Benemerita hanno accertato che il contatore dell'Enel che riforniva di energia elettrica i tre immobili ed assicurava il funzionamento a macchinari ed elettrodomestici, a differenza di quello che ci si sarebbe aspettati, era praticamente fermo. L'uomo, evidentemente elettricista provetto, mediante un buco nel muro in cui era alloggiato il contatore, ne aveva intercettato i fili ed aveva fatto in modo di appropriarsi dell'energia elettrica prima che questa potesse registrata dall'Enel, rifornendo così tutte le sue proprietà senza spendere nemmeno un centesimo. Inoltre i militari hanno anche scoperto come il piccolo impero dell'uomo, formato da un vasto capannone adibito a stalla e magazzino, un appartamento di oltre 90 mq ed un altro immobile, erano stati costruiti su un terreno agricolo in assenza di qualsiasi autorizzazione e senza rispettare nemmeno le più basilari norme urbanistiche e di sicurezza. A completare una situazione di più totale illegalità e' stata la scoperta di un vero e proprio laboratorio per la produzione di latticini. I Carabinieri hanno scoperto come Cilurzo avesse messo su un vero e proprio centro di produzione alimentare dove, giornalmente, preparava formaggio, ricotte ed altri latticini che poi vendeva ad alcuni esercizi del capoluogo. Tutta l'attività si svolgeva in assenza di autorizzazioni ed in condizioni igieniche precarie .Tra le ricotte e le forme di formaggio si annidavano insetti di ogni specie, mentre il pavimento del laboratorio era completamente ricoperto di escrementi di topo ed altri liquami. Immediato il sequestro e la distruzione delle 23 forme di formaggio prodotte e non ancora vendute, mentre l'uomo e' stato arrestato e, dopo gli atti di rito, tradotto nel proprio domicilio in attesa del processo, che dovrà aspettare al buio avendo l'Enel, chiamata dagli uomini della Compagnia Carabinieri, provveduto a distaccare l'allaccio abusivo che gli aveva permesso, per lungo tempo, di evitare di pagare la bolletta.