Baca “Motociclisti contro l’abuso sui bambini” presenti con la loro mission
Bikers Against Child Abuse (B.A.C.A.), “Motociclisti contro l’abuso sui bambini” ha deciso di partecipare al Motorshow 2Mari per divulgare un mission dalla fondamentale importanza. I motori lasciano spazio al sociale e insieme si fondono per abbattere il muro dell’indifferenza. Questa realtà esiste con l’intento di creare un ambiente sicuro per i bambini vittime di abuso. “Noi esistiamo come sodalizio di motociclisti per ridare ai bambini il loro diritto a non aver paura del mondo nel quale vivono. Siamo qui per dare un sostegno ai nostri amici “feriti” coinvolgendoli in un’organizzazione unita e riconosciuta.
"Lavoriamo insieme ad Enti locali e statali già̀ presenti sul territorio a protezione dei bambini. Desideriamo mandare un chiaro messaggio a tutti coloro che sono coinvolti nella realtà̀ del bambino abusato dichiarando che questo bambino fa parte della nostra organizzazione (Famiglia) e che siamo pronti a dare loro il nostro supporto fisico ed emotivo tramite l’associazione e con la nostra stessa presenza fisica. Siamo qui pronti per proteggere questi bambini da ulteriori abusi. Non giustifichiamo in alcun modo l’uso della violenza o della forza fisica tuttavia, se per qualsiasi motivo noi dovessimo rappresentare l’unico ostacolo fra il bambino ed un ulteriore abuso, noi siamo qui pronti ad essere quell’ostacolo”.
Un’organizzazione no-profit Internazionale, nata negli Usa, più̀ precisamente nello Stato dello Utah, nel 1995, con l’intento di combattere la piaga delle violenze e dei maltrattamenti sui minori, di dar loro sostegno, sicurezza e conforto, aiutarli a non vivere più̀ nella paura e far recuperare loro fiducia nel mondo, in particolare negli adulti. Da esperienze personali il Fondatore, biker e operatore sociale autorizzato, Psicologo/Psicoterapeuta dell’età̀ evolutiva, maturò la convinzione che la figura del biker avesse capacità di attrazione e forza utili a dare sostegno ai bambini abusati.
La forza di B.A.C.A. consiste nella costante presenza fisica dei suoi membri, in particolare nei momenti in cui il minore mostra evidenti segni di paura o chiusura, attraverso visite programmate, la partecipazione a eventi famigliari, giornate di giochi con i bambini, fino al loro coinvolgimento in giri in moto, che sanciscono definitivamente il sentirsi parte di una numerosa famiglia di bikers, il tutto finalizzato alla creazione di un clima di sicurezza, protezione e sostegno del minore, che dia loro forza ad esempio nel momento più difficile: la rivelazione, la testimonianza dell’accaduto, dell’abuso subito.
“Quando i nostri Bacachild sentono i rombi delle moto sanno che sta arrivando la Famiglia di B.A.C.A.! Non è molto importante da quali membri sia rappresentata: arrivano dei “grandi” sulle loro “grosse” moto, che potrebbero fare anche una certa impressione, ma i bambini sanno che i bikers di B.A.C.A. sono grandi e forti per poterli difendere e sostenere, ma che sanno farsi piccoli per giocare con loro, perché deve finire il tempo dell'infanzia calpestata. No child deserves to live in fear...Nessun bambino merita di vivere nella paura".