Giallo risolto a Vibo. Spariti da un mese, si pensava alla “lupara bianca”: si presentano ai Carabinieri
Erano spariti nel nulla poco più di un mese fa da Vibo Valentia, e si era temuto che la loro scomparsa potesse essere addebitabile ad un caso di lupara bianca.
Ma così non è, fortunatamente: il 32enne Francesco Antonio Pardea e il 43enne Bartolomeo Arena, si sono allontanati volontariamente presentandosi spontaneamente - l’uno a distanza di un giorno dall’altro - presso il Comando provinciale dei Carabinieri del capoluogo.
Pardea è giunto negli uffici dell’Arma in compagnia dall’avvocato Diego Brancia dove gli è stata notificata una denuncia per aver violato la sorveglianza speciale che gli imponeva anche l’obbligo di soggiorno. Arena invece era completamente libero, ovvero non aveva a suo carico alcuna misura di prevenzione.
I militari mantengono lo stretto riserbo sui possibili motivi che avrebbero condotto i due ad allontanarsi di casa dal 30 aprile scorso, senza poi dare notizia di se (LEGGI).
A denunciarne la scomparsa, allora, erano stati i familiari. Pardea e Arena, prima della sparizione, erano usciti insieme ed in auto probabilmente per recarsi alla Marina del Capoluogo e da quel momento se ne erano perse le tracce. La loro vettura, una Toyota bianca chiusa a chiave, fu ritrovata poi nei pressi dello svincolo autostradale di Pizzo.
Entrambi sono ritenuti dagli investigatori come “vicini” alle cosche emergenti di Vibo Valentia: il 43enne, in particolare, fu coinvolto in una sparatoria avvenuta in Piazza Municipio.
Pardea, invece, ha dei precedenti per tentata estorsione (LEGGI); nell’ottobre del 2010 fu inoltre catturato nella Piana di Gioia Tauro dopo qualche mese di latitanza (LEGGI), dopo essere sfuggito all’arresto nell’ambito della operazione “The Goodfellas”, in cui finirono in manette una dozzina di persone per associazione di tipo mafioso e porto e detenzione illegale di armi (LEGGI)