Condanne per bancarotta fraudolenta e rapina, due arresti nel crotonese
I carabinieri della stazione di Rocca di Neto hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catanzaro, a carico di un 66enne del luogo che dovrà scontare un residuo pena di 5 anni, 11 mesi e 23 giorni di reclusione, poiché riconosciuto colpevole per bancarotta fraudolenta. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Crotone.
I carabinieri di Cutro, invece, hanno dato esecuzione ad un altro ordine di carcerazione, emesso sempre dalla Corte di Appello di Catanzaro, nei confronti di un 31enne del luogo, M.L., dichiarato colpevole di una rapina a mano armata consumata, in concorso con altri, ai danni di un supermercato di Cutro, il 5 marzo 2011, che fruttò circa 5mila euro; durante l’azione i rapinatori avevano sparato un colpo di pistola.
L’uomo dovrà scontare un residuo di pena di 3 anni e 8 mesi di reclusione. Il provvedimento restrittivo segue la sentenza della Corte di Cassazione del 4 giugno scorso, a conclusione dell’iter processuale dell’operazione “Kyterion”, condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Crotone sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, che ha confermato l’impianto accusatorio, ed anche la pena dell’ergastolo nei confronti dei fratelli Nicolino ed Ernesto Grande Aracri, vertici dell’omonima consorteria ‘ndranghetistica.
L’arrestato, terminate le formalità di rito, è stato portato anch’egli nella Casa Circondariale di Crotone.