Reggio. Allarme cinghiali: aziende agricole in ginocchio, Coldiretti interviene
La Coldiretti di Reggio Calabria si è attivata in seguito alle numerose segnalazioni pervenute dai propri associati in merito ai danni provocati alle produzioni ed alle strutture agricole ad opera di cinghiali selvatici in tutto il territorio provinciale.
Il Presidente Bivone sottolinea che Coldiretti ha avviato con il Coordinamento delle Associazioni Venatorie un dialogo sulla problematica dei cinghiali, e sollecita i vari Enti a mettere in campo nell’immediato le seguenti azioni di breve periodo: interventi di prevenzione e finanziamento di recinzioni fisse ed elettrificate; attività venatoria selettiva per ridurre il numero di capi; quantificazione dei danni e risarcimento agli imprenditori agricoli.
“La diffusione del cinghiale – spiega la nota - ha provocato la diminuzione di varie specie di galliformi come il Gallo Forcello, la Pernice Rossa, la Coturnice, la Starna ed il Fagiano. Dai sopralluoghi si evidenziano danni e criticità ad agrumi, fruttiferi, vite, alle colture orticole e cerealicole, danni notevoli ai muri a secco, canaline di scolo, ciglioni in terra, in alcuni casi anche agli impianti di irrigazione di agrumeti. Il danno rilevante ai muri a secco, mette in ginocchio le aziende agricole in aree collinari e montane a forte rischio idrogeologico e scoraggia chi fa agricoltura eroica in queste aree, il ripristino dei muri a secco è opera difficile, costosa e di non facile realizzazione anche per la difficoltà a reperire manodopera idonea. Sono evidenti i rischi di smottamenti e frane e i rischi all’incolumità del cittadino che si trovi a lavorare o a svolgere qualsiasi attività, anche di svago, nelle aree colpite dal fenomeno”.
Il Direttore Pietro Sirianni, sottolinea che “molti agricoltori non segnalano il danno agli Enti perché oramai stanchi di una situazione che è al paradosso e perché l’agricoltore non valuta il risarcimento del danno una soluzione alla problematica, ma solo un eventuale aiuto che però anche in presenza di danno acclarato e certificato dai tecnici incaricati dagli Enti, stenta ad essere erogato. Pertanto invita gli agricoltori a segnalare tutti i danni subiti, gli uffici Coldiretti sono a diposizione degli gli agricoltori che vorranno presentare le richieste, tale attività oltre a consentire agli imprenditori il riconoscimento del danno, è indispensabile affinché le Atc, la Città Metropolitana, l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte e la Regione Calabria abbiano contezza della situazione di criticità per il settore agricolo”.
Il Presidente Provinciale Stefano Bivone, ribadisce che servono interventi urgenti a risolvere la problematica, il protrarsi della situazione critica, metterà in ginocchio le aziende agricole, scoraggerà gli imprenditori che vedono vanificare gli sforzi, fino alla decisione drastica di chiudere l’attività, con un danno economico, sociale ed ambientale immane”.