Reggio Calabria. Violazioni ambientali, sigilli a due aree di una ditta edile
I militari dei NOE di Napoli, Salerno, Potenza e Reggio Calabria hanno intensificato nelle provincie di competenza i controlli sulle aree di stoccaggio e sugli impianti di trattamento dei rifiuti, delle isole ecologiche, delle cave, delle aziende zootecniche e di quelle settore della meccanica, della movimentazione terra, del lavaggio di inerti e della produzione di calcestruzzo.
Da queste attività ne è scaturita la denuncia di nove persone tra titolari, amministratori e gestori di aziende accusati di gestione illecita, abbandono e deposito incontrollato di rifiuti, realizzazione di discarica abusiva ed inosservanza o assenza delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera e dello scarico reflui.
A Reggio Calabria, i particolare, sono scattati i sigilli a due aree all’interno di una ditta di movimentazione terra, lavaggio inerti e produzione di calcestruzzo.
Il sequestro ha interessato un’area di 5mila metri quadrati dove era presente un impianto per il lavaggio e di lavorazione degli inerti, oltre ad un’altra e di 500 metri quadrati di pertinenza di un impianto di produzione di calcestruzzo, dove sono state rilevate delle gravi violazioni in materia ambientale, riferite all’assenza di autorizzazione alle emissioni in atmosfera.