‘Ndrangheta. Blitz nella locride, a Vibo e Cosenza: colpo alle “locali” che condizionavano gli appalti pubblici
Dalle prime ore di stamani, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria stanno eseguendo nella locride e nelle province di Vibo Valentia, Cosenza e Como, numerose ordinanze di custodia cautelare, circa una quarantina, emesse dal Gip presso il tribunale di Reggio su richiesta della Dda.
LE ORDINANZE sono nei confronti di persone che a vario titolo risultano indagate per associazione di tipo mafioso, estorsione, porto abusivo e detenzione di armi, usura, illecita concorrenza volta al condizionamento degli appalti pubblici, minaccia, esercizio abusivo dell’attività di credito, truffa, furto di inerti, intestazione fittizia di beni, con le aggravanti dell’aver “agito - affermano gli investigatori - al fine di agevolare l’associazione mafiosa denominata ‘ndrangheta, e della trans nazionalità …”.
L’OPERAZIONE denominata “Saggezza”, avrebbe consentito di documentare gli organigrammi e le attività illecite della ‘ndrangheta, “accertando - confermano gli investigatori - l’esistenza e l’operatività di cinque “locali” riferibili alle municipalità di Antonimina (famiglia Romano), Ardore (famiglia Varacalli), Canolo (famiglia Raso), Ciminà (famiglia Nesci) e Cirella di Platì (famiglia Fabiano), individuandone le figure apicali”.
GLI INTERESSI. I Carabinieri hanno individuato il circuito di interessi economici e societari riferibili agli indagati; in particolare, le attività economiche attraverso le quali gli stessi, che le gestivano, conseguivano i propri profitti illeciti, ed identificando possibili ipotesi di condizionamento degli appalti pubblici “mediante atti di concorrenza sleale, di gestione e controllo diretto ed indiretto di: attività economiche nel settore edilizio, nel movimento terra e nel taglio boschivo in località aspro montane”; attività “di ostacolo al libero esercizio del voto (condizionandone l’elezione di organi istituzionali quali ad esempio il Presidente della Comunità Montana Aspromonte Orientale)” o un “circuito di usura ed esercizio abusivo dell’attività di credito”.
h 9:09 | Sono 39 le persone arrestate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria nell’operazione “Saggezza”. Contestualmente alle ordinanze cautelari sono state sottoposte a sequestro preventivo quattro imprese attive nel settore edile e del taglio boschivo, con relativo patrimonio immobiliare, per un valore economico stimato in 1 milione di Euro circa, tutte con sede nella locride.
I particolari dell’operazione saranno resi noti agli organi d’informazione nel corso di una conferenza stampa, che sarà tenuta presso il Comando Provinciale dei Carabinieri dal Procuratore della Repubblica facente funzioni di Reggio Calabria, Ottavio Sferlazza alle ore 11.