Maxi blitz contro la ‘ndrangheta, 100 arresti tra la Calabria e il nord Italia
Parte da Torino il maxi blitz che vede impegnati 1300 militari dei carabinieri e che sta dando esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere spiccata dal gip del capoluogo piemontese contro oltre 100 soggetti affiliati alla 'ndrangheta. Nel corso dell’operazione, denominata “Minotauro”, si stanno eseguendo arresti tra Torino, Milano, Modena e Reggio Calabria contro le cento persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, usura, estorsione ed altri reati. Il blitz è coordinato dalla direzione distrettuale antimafia di Torino.
Aggiornamento ore 9.46
Sono 142 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Torino nei confronti di affiliati alla 'ndrangheta, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, usura, estorsione e altro.
Circa 1300 i carabinieri impegnati nelle province di Torino, Milano, Modena e Reggio Calabria. Oltre agli arresti, la Dia di Torino, in collaborazione con i Centri Operativi di Milano e Genova, hanno proceduto al sequestro di beni riconducibili a importanti esponenti della 'ndrangheta in Piemonte. I beni in questione ammontano a circa 70 milioni di euro.
Tra i beni sequestrati figurano numerose società, lussuose ville, appartamenti, appezzamenti di terreni edificabili, automezzi per il trasporto merci, cassette di sicurezza, conti correnti ed altro.
In particolare, nell’operazione Minotauro sono stati sequestrati 127 beni, cui tra ville, appartamenti e terreni situati a Torino e provincia, in altre zone del Piemonte, Lombardia, Liguria e Calabria. Nel patrimonio sequestrato anche 10 aziende, cassette di sicurezza più di 200 conti correnti.
Aggiornamento ore 10,30
Nei controlli della Finanza tra gli altri è finito un pensionato con spese del tutto incongrue rispetto alla pensione; un disoccupato con redditi al limite della soglia di povertà che viveva in una lussuosa villa alle porte di Torino. Intercettato anche un imprenditore edile che ha intestato alla suocera appartamenti per oltre 2 milioni di euro; infine, due fratelli, pur dichiarando redditi minimi, sono proprietari di un'intera palazzina di 12 appartamenti in Calabria.
Aggiornamento h 10:48
L'operazione della Procura della Repubblica di Torino che ha portato all'arresto in tutt'Italia di 142 persone affiliate ad una organizzazione di spacciatori gestita da un clan calabrese, ha riguardato anche la provincia di Modena, dove sono state arrestate cinque persone. Si tratta di Domenico Longobardi, 33enne di Castellamare di Stabia; di Edmont Dedaj, albanese di 36 anni; Mohamed Asmoun, marocchini di 49 anni: Abdeaziz Asmoun, marocchino di 41 anni; Antonio Pagliuso, 47enne di Crotone. Tutti sono residenti tra Modena, Carpi, Vignola e Savignano sul Panaro. Sono state effettuate diverse perquisizioni con il sequestro di oltre 20mila euro in contanti.
Aggiornamento h 15:00
Un'ordinanza di 2542 pagine è emersa dall'inchiesta dei carabinieri. Ben 52 pagine dell'ordinanza sono occupate dalla mera elencazione dei numerosissimi capi di imputazione. Gli indagati sono 191, 148 le misure cautelari in carcere (delle quali 17 verso persone gia' recluse) e 2 ai domiciliari. Solo sei persone sono sfuggite all'arresto, due delle quali gia' da tempo latitanti. Uno dei destinatari delle misure e' invece deceduto prima dell'operazione. Gli arresti in Calabria sono stati 11, una persona e' stata arrestata in Francia, mentre un arresto e' stato eseguito in flagranza di reato in una delle perquisizioni domiciliari in cui sono stati trovati 100 grammi di cocaina. E' di 117 milioni di euro il valore complessivo dei sequestri patrimoniali effettuati da Guardia di Finanza e Dia.