15 arresti tra Imperia e Reggio. In manette capi e gregari della ‘locale di Ventimiglia’

Reggio Calabria Cronaca

Una vasta operazione dei carabinieri - coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Genova - è in corso tra le province di Imperia e Reggio Calabria. Nel mirino degli inquirenti una struttura operativa della 'ndrangheta attiva nel Ponente ligure, meglio nota come "locale di Ventimiglia". Quindici i capi e i gregari dell'organizzazione colpiti da misure di custodia cautelare per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, detenzione di sostanze stupefacenti ed armi. Altri 13 sono stati indagati in stato di libertà. Nell'operazione, denominata "La Svolta", sono impiegati 200 carabinieri ed un elicottero atterrato, all'alba, nel piazzale del Comune di Ventimiglia. Presente una folta schiera di Carabinieri alcuni dei quali si sono recati a casa delle ex sindaco che abita di fronte al Municipio.

Tra gli arrestati vi sarebbe anche il presunto capo della Locale, Giuseppe Marcianò, prelevato insieme al figlio Vincenzo nella sua abitazione di Vallecrosia (Imola). L'operazione è nata due anni fa con lo scioglimento (rispettivamente nel marzo 2011 e febbraio 2012) dei comuni di Bordighera e Ventimiglia e nell'ambito dell'inchiesta risulterebbero indagati anche gli ex sindaci di Bordighera Giovanni Bosio (Pdl) e di Ventimiglia, Gaetano Scullino (Pdl), le cui abitazioni sono state perquisite: il reato ipotizzato è concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso. Due arresti anche a Reggio Calabria.

L'operazione era finalizzata a ricostruire una serie di presunti intrecci tra la malavita organizzata e la politica. I dettagli dell'operazione verranno resi noti in una conferenza stampa, indetta per le 12, presso la Dda di Genova.

h 15:06 | Sono 15 le persone raggiunte da misura cautelare in carcere nell'ambito dell'indagine tesa a decapitare il "locale" della 'ndrangheta di Ventimiglia. In manette sono finiti Giuseppe Marcianò, Vincenzo Marcianò, Vincenzo Marcianò, Omar Allavena, Antonino Palamara, Giuseppe Scarfò, Annunziato Roldi, Federico Paraschiva, Salvatore Trinchera, Giuseppe Cosentino, Filippo Spirli', Rosario Ambesi, Maurizio Pellegrino e Roberto Pellegrino. A undici degli indagati sono contestati i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata alla detenzione di armi, allo spaccio di droga, all'estorsione e all'usura.

Agli altri sono contestati i reati di detenzione di armi, spaccio di droga, estorsione e usura. La richiesta di custodia cautelare è stata inoltrata dal pm della Dda di Genova Giovanni Arena ed emessa dal gip Massimo Cusatti.

h 16:40 | Cene elettorali nell'ex ristorante del boss Giuseppe Marcianò sono state documentate dai carabinieri impegnati nell'indagine "La svolta" che ha smantellato il locale della 'ndrangheta di Ventimiglia e sono citate nell'ordinanza di custodia cautelare del gip Massimo Cusatti che ha portato stamani 15 persone in carcere. Incontri, cene e intercettazioni tra i soggetti identificati come esponenti dell'organizzazione criminale di stampo mafioso ed esponenti della politica locale, ma anche consiglieri regionali della Liguria già implicati in altre indagini sulla 'ndrangheta. In varie circostanze le elezioni avrebbero avuto esito positivo. I voti garantiti dalla 'ndrangheta avrebbero avuto un riscontro successivo in forma di agevolazioni nella gestione di segmenti di grandi appalti. Tra le opere citate nell'ordinanza i porticcioli di Ventimiglia e Ospedaletti.