Sistema idrico integrato, Cgil e Uil :“in due anni nessun cambiamento, verità su Sorical”
“Sono passati due anni suonati – maggio 2017 – da quando il Governo Regionale aveva promulgato la Legge sul riordino del Servizio Idrico Integrato. Sono i 730 giorni in cui ogni giorno come Filctem-Cgil e Uiltec-Uil abbiamo chiesto risposte certe sull’organizzazione del Sistema in Calabria, sull’individuazione del Soggetto Gestore, della Sorical e dei suoi dipendenti, delle Imprese Terze ed il migliaio di loro dipendenti. Niente. Delle ultime promesse di Pubblicizzare il Servizio Idrico Integrato: Niente”.
Esordiscono così le sigle che già in precedenza “erano state facili profeti – purtroppo – di una condizione che non sarebbe cambiata facilmente nel tempo, se non a colpi di Giustizia che a volte procede con lentezza, ma arriva sempre a destinazione. E quando sarà il momento di cercare le ragioni tra i documenti di Sorical, probabilmente si cominceranno a comprendere le fin qui incomprensibili decisioni degli attuali liquidatori”.
“Forse scopriremo perché fu allontanato il liquidatore di parte pubblica, sostituito all’improvviso e frettolosamente con un esponente di partito, ex assessore regionale, ma senza una benché minima esperienza di natura squisitamente tecnica di come si risana una Società. Ci vengono in mente scene e gag del famoso Cetto Laqualunque…" - avanza la nota.
"Ora pubblicamente - aggiunge - ci aspettiamo che il governatore Oliverio ci chiarisca: del perché di questo cambio al vertice di Sorical tra un tecnico laureato ed un politico di professione, del perché nonostante sia stata adottata una Legge Regionale nel 2017, questa sia rimasta lettera morta e tale ormai rimarrà per decorsi termini di legislatura, e del perché avviene quella cosa strana a valle della diga del Menta – costruita in decenni di spese pubbliche e confluita in una Società di Diritto Privato sotto l’egida della Regione, ovvero di cosa sta avvenendo nei comuni serviti dal bacino dell’Abate Marco, dove anche lì sembra che ci si stia organizzando al meglio per chissà quali progetti e quali assunzioni, anche questi non previsti dalla Legge Regionale”.
“Pensiamo che il nostro Governatore dovrà dire quanto è costato tutto questo in termini di impegni economici, se è vero ed a quale titolo è stata eseguita transazione legale con quel professionista, visto che il suo contratto era fino al 2025, pensiamo che il Presidente Oliverio debba dire a tutta la cittadinanza se è vero che una azienda pubblica in liquidazione non presenta bilanci perché non va avanti il piano di rientro dal debito; perché in questa Società pubblica non esiste una pianta organica e non è dato conoscere a quali mansioni è chiamato ogni singolo dipendente”.
"Certo, se qualcuno pensava che bastava togliere dai posti chiave i lavoratori con dignità e metterne altri (anche qui la laurea vale meno del diploma) che si assoggettano al volere del padrone del vapore, si sbagliava di grosso. Non ci siamo rassegnati e mai ci rassegneremo contro il malaffare e contro le ingiustizie. Speriamo solo che chi procura tanti danni alla società ed all’azienda, venga chiamato alla propria responsabilità e perseguito per sanare il tutto personalmente”.