Sacal Gh, Filt Cgil: “Colosimo arrogante, continua ad eludere il sindacato”
Si dicono sempre più “sbigottiti dall’atteggiamento” che definiscono “arrogante” del presidente della Sacal, Massimo Colosimo, dopo che quest’ultimo ha disertato la riunione con i sindacati incontrando invece lavoratori “per provare a convincerli che l’unica via per risanare l’azienda sia ritoccare i salari”.
Ad affermarlo sono Nino Costantino e Michela Avenoso, segretari generali della Filt-Cgil Calabria e Catanzaro. "La Sacal GH – sostengono i sindacalista - il cui amministratore unico per statuto è proprio Colosimo, al quale sono stati attribuiti poteri illimitati, da come si evince dallo statuto, è controllata al 100% da Sacal SPA che ha l’obbligo di ripianare le perdite della controllata, quindi ci troviamo in una situazione a dir poco paradossale, dove una società pubblica ripiana i debiti di una società che sta per diventare privata!”.
Costantino e Avenoso si chiedono “come sia possibile che – dicono - la politica consenta ad un uomo solo al comando di disporre di risorse pubbliche, del futuro della stessa Calabria senza porsi il problema della ricaduta occupazionale e delle sorti dell’intero sistema aeroportuale Calabrese. Il ripianamento del debito di SGH, che a quanto ci dice l’azienda, che ha ovviamente omesso di consegnare alle organizzazioni sindacali la bozza del bilancio per individuare le perdite, ammonta a 700 mila euro, porterà chiaramente in perdita Sacal Spa, che gestirà ben tre aeroporti”.
I segretari allora si chiedono se “verranno quindi spalmate le perdite? Domani diremo che la Sacal è in perdita a causa di Crotone e di Reggio? Forse dice questo il piano industriale che la SACAL non ha voluto sottoporre all’attenzione dei sindacati?”
Di questo e di altro ancora Colosimo e Avenoso chiederanno conto a tutti i soggetti pubblici coinvolti, “Regione Calabria in primis, ed assieme ai lavoratori – ribadiscono - condurremo tutte le battaglie in tutte le sedi opportune, al fine di tutelare la loro dignità di lavoratori, ma soprattutto la dignità della Calabria che non merita di essere schiaffeggiata e umiliata da “prenditori” senza scrupoli che non ne hanno a cuore le sorti”.
Nel frattempo la Sigla reta in attesa “di sapere cosa ne pensa di questa situazione la Giunta regionale anche nella qualità di socio della Sacal".