Carcere Crotone, in consiglio la prima relazione del garante dei detenuti di Crotone
Ha parlato del consolidamento della comunicazione e della collaborazione traenti e amministrazione penitenziaria, Federico Ferraro, il garante dei detenuti di Crotone, nella sua relazione fatta in occasione del consiglio comunale. E il garante ha espresso viva soddisfazione l’arrivo in carcere dell’app Skype. Da aprile è infatti arrivato il sistema che permette alle famiglie di poter colloquiare con i cari detenuti in carcere.
Rapporto collaborativo che Ferraro afferma di avere anche con Forze dell’ordine e l’Autorità giudiziaria. Nel corso del suo discorso ha inoltre illustrato le situazioni di criticità nella struttura. È partito dal numero di detenuti nel carcere cortonese: “130 persone, di cui il 60% sono stranieri; le Sezioni sono 3, tutte di Media Sicurezza”.
Poi ha illustrato le criticità, come le “difficoltà di comunicazione per i detenuti stranieri per carenze di mediatori linguistici”; è stata lamentata dai detenuti “una carenza saltuaria del servizio di riscaldamento, rispetto all’orario previsto”. A più riprese è stato richiesto “un collegamento permanente tra la casa circondariale e la città di Crotone”.
Altra urgenza è il “reinserimento lavorativo, a tal proposito risultato positivo è la conclusione della fase burocratica della Convenzione per lo svolgimento dei lavori socialmente utili, e del lavoro gratuito previsto dall’ordinamento penitenziario. Sono certo che l’Amministrazione comunale e il Consiglio, che si sono attivati con solerzia per l’istituzione del Garante dei detenuti e per l’avvio della sua operatività, vi daranno al più presto piena attuazione “.
Per quanto riguarda le celle di ricovero per motivi sanitari al San Giovanni di Dio, come Garante Ferraro ha fatto “sopralluoghi ispettivi, già in presenza dell’Autorità nazionale in visita a Crotone lo scorso settembre, accolta insieme al Presidente del Consiglio Serafino Mauro”, e ha raccomandato “la dotazione di biancheria per garantire una decorosa degenza, possibilmente un punto per l’appoggio di effetti personali del detenuto, ed il potenziamento una postazione lavorativa congrua anche per il personale di Polizia penitenziaria.”
Durante la Conferenza dei Garanti territoriali dello scorso 19 ottobre, Ferraro ha esplicitato al Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria “le problematiche non trascurabili su scala nazionale quali: la carenza delle camere di sicurezza, la più generale, grave situazione del sovraffollamento carcerario, causa questa di numerosi ed intollerabili suicidi in diverse aree geografiche del nostro Paese. Come pure le carenze di organico nell’ambito della DAP e della Polizia , a tal proposito è stato assunto l’impegno una richiesta di assunzioni straordinarie per un totale di 1300 unità che ricoprano tali carenze di unità lavorative.”