Giuseppe Ceraudo riceve il ‘Premio Gino Canatafora’
Il premio “Gino Cantafora” 2019 è stato conferito ieri, nella Sala Consiliare del Comune di Crotone al professor Giuseppe Ceraudo, professore associato presso la Facoltà di Beni Culturali dell'Università del Salento e a Paolo Palladino, archeosub, presidente del Centro Subacqueo di Soverato.
E' stato attribuito anche il premio speciale “Nemo”, altro prestigioso riconoscimento dedicato, quest'anno, alla tematica della difesa del territorio che è andato al capitano Michele Filomena, comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Crotone.
I premiati sono stati omaggiati con opere del maestro orafo Michele Affidato. Ha partecipato all'iniziativa l'atleta crotonese Salvatore Arabia vincitore nel 2017 del primo trofeo nazionale “Gianluca Genoni” conquistato nel lago d'Orta con un record d'apnea in assetto costante.
Nel corso dell'iniziativa, moderata da Rosario Lopez, sono intervenuti il promotore storico dell'evento Paolo Nereo Morelli e l'assessore alla Pubblica Istruzione Francesco Pesce. Paolo Nereo Morelli nel corso del suo intervento ha definito il Memorial “Cantafora” e il premio Nemo un evento nell'evento ed ha anticipato che nella prossima edizione ci sarà ancor di più uno stretto legame tra l'aspetto archeologico subacqueo e quello agonistico sempre legato alla valorizzazione e tutela dell'ambiente.
“Questo è evento particolare ed altamente emotivo che invita alla riflessione su un concetto pitagorico: conoscenza meditazione e azione. Gino Cantafora era un ottimo marito, padre, lavoratore, comunicatore, amante del mare, della natura, della vita. Un uomo di grande modestia e di profonda sensibilità. Con la sua professionalità ha realizzato un perfetto binomio tra terra e mare che si inserisce nel sacro”.
Ha fatto del mare la sua ragione di vita. Mare spesso ignorato, maltrattato, offeso che viene anche considerato una pattumiera. Ma all’uomo a volte indolente e indifferente si oppone un altro uomo come Gino Cantafora” - ha detto l'assessore Franco Pesce nel suo intervento.
Sono molti i reperti scoperti e segnalati da Gino Cantafora, fra i quali colonne, resti murari, frammenti di doli, ancore, litiche, elementi architettonici, lastroni in pietra, relitti risalenti al periodo magno greco, molti dei quali conservati in un'area specifica del Museo di Capo Colonna.
A tale riguardo sia l'assessore che i convenuti hanno invitato la Sovrintendenza ad intitolare l'area stessa alla memoria di Gino Cantafora. I premiati hanno elogiato il ruolo e la figura di Gino Cantafora non solo per il grande contributo che ha dato all'archeologia subacquea ma anche per l'aspetto umano e la sensibilità e la particolare attenzione che ha avuto nei confronti dell'ambiente in generale e del mare in particolare.
“E' stato un navigatore del tempo, il suo insegnamento è un modello nelle scuole ad iniziare dai bambini e sarà mia cura proseguire nel prossimo anno scolastico le iniziative per l’ambiente, per la tutela educative di sensibilizzazione che stiamo già proponendo anche approfondendo la figura di Gino Cantafora” - ha concluso l'assessore Pesce.
Molto apprezzato l'omaggio che artisti crotonesi hanno dedicato a Gino Cantafora esponendo proprie opere all'esterno della Sala Consiliare. Hanno partecipato Anna Conforti, Antonino D'Urso, Alessandra Errigo, Gabriella Frustaci, Tonino Giampa, Teresa Grotteria, Paolo Nereo Morelli, Lucia Paglia, Giuseppe Papaleo, Franca Vrenna e Pagos. Era presente all'iniziativa la moglie di Gino Cantafora che ha ringraziato tutti per il ricordo dedicato al marito.