Durante la ricreazione spacciavano droga: beccati in quattro, tre sono minori
Durante l’orario di ricreazione a scuola non si consumavano solo merendine ma si spacciava anche la droga. È questo uno degli elementi, alquanto allarmante, emersi nel corso delle indagini che oggi hanno portato i carabinieri di Cosenza a eseguire quattro misure cautelari, accompagnando in comunità altrettante persone tre delle quali, purtroppo, sono addirittura dei minorenni.
Le investigazioni, sviluppatasi fra il novembre dell’anno scorso e il febbraio 2019, e condotte dalla Sezione Operativa del Norm della Compagnia cittadina, sono partite da una rapina che risale risalente all’ottobre 2018 e che sarebbe avvenuta per recuperare del denaro e ripianare dei debiti contratti per la droga.
Da qui si è dunque sviluppato il filone d’indagine che, attraverso delle attività tecniche e tradizionali, ha portato a ricostruire numerosi episodi di spaccio intercorsi con altri soggetti, anche maggiorenni.
Anche grazie alle coraggiose dichiarazioni fornite ai militari dai ragazzi coinvolti, sarebbe così emersa una fitta rete di contatti finalizzati ad incontri, con cadenza quasi giornaliera, per la compravendita di stupefacenti in varie piazze di del capoluogo: in via XXIV Maggio alle “Colonne”, piazzale dell’autostazione, il centro “rialzo”, villa Giulia e parco Luigi de Matera, ma anche e come accennavamo all’inizio, in due istituti scolastici cittadini dove si arrivava a spacciare approfittando appunto dell’orario della ricreazione.
È lo stesso Gip che ha firmato le ordinanze, difatti, a lanciare l’allarme sostenendo come “l’assidua frequentazione fra gli indagati” dimostrerebbe “come gli stessi spesso pianificassero incontri per supportarsi nella gestione dei propri individuali traffici al fine di reperire risorse da reinvestire in riacquisti della sostanza, in una piena, reciproca consapevolezza dei rispettivi affari e con forme di solidaristico supporto che, valgono a dimostrare la diffusività dell’azione realizzata da ciascuno”.
Nel complesso dell’attività investigativa sono stati effettuati cinque riscontri nei quali gli indagati di oggi sono stati sorpresi non solo con la droga al seguito, ma anche con materiale per il suo taglio e confezionamento. Sono stati poi recuperati 85 grammi di marijuana ed 11 di hashish facendo luce su ben 62 episodi di cessione di droga (tra hashish e marijuana) identificando 23 assuntori, dei quali 12 minorenni.
L’operazione, scattata stamani all’alba, è stata condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale con il supporto delle unità del Nucleo Cinofili dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria. Le misure sono state emesse dal Tribunale per i minorenni di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica per i minori.