Reggio, nove strade intitolate a personaggi illustri della storia della Città
Prosegue il lavoro di toponomastica a Reggio Calabria. Con le ultime nove approvate dalla Giunta comunale nei giorni scorsi, sale a 324 il numero di nuove intitolazioni della toponomastica comunale realizzate negli ultimi anni dall’Amministrazione Falcomatà ed approvate dalla Giunta comunale.
In accordo con le proposte avanzate dalla Commissione Toponomastica guidata dal Presidente Prof. Giuseppe Cantarella, a seguito dell'attività di studio ed ascolto delle realtà attive nella comunità cittadina, la Giunta comunale di Reggio Calabria ha approvato nuove intitolazioni di numerose aree e strade della città a persone significativamente importanti per la realtà comunale, in virtù dei loro contributi storici, civili, culturali, politici o artistici. Tanto le zone periferiche quanto quelle più centrali della città metropolitana di Reggio Calabria sono state interessate dai cambiamenti approvati nei giorni scorsi.
Così, nella zona di Ravagnese, la strada che funge da collegamento tra Via Padova e il Viale Gianni Versace (quest’ultima già Via Ravagnese Inferiore), fino alla rotatoria, sarà conosciuta come Via Giuseppe Mallamo, intitolata a Giuseppe Mallamo (1933-2004), ricordato per aver ricoperto la carica di Sindaco di Reggio Calabria dal settembre 1985 al settembre dell’87; si deve inoltre a Mallamo la ripresa della squadra di calcio della Reggina, che l’ha allontanata dal fallimento nell’86.
Rivoluzione toponomastica anche nel centro città, a partire dal parcheggio retrostante il Ce. Dir.: coerentemente con la presenza del Palazzo di Giustizia e di ulteriori intitolazioni a rappresentanti del contesto giuridico, il parcheggio, che si chiamerà piazzale Francesco Messineo, sarà intitolato a Francesco Messineo (1886-1974), illustre studioso di materie giuridiche ed autore di un volume fondamentale per lo studio del Diritto.
Nella zona più periferica di Ortì, località Prestia, la strada comunale che comincia dalla strada provinciale Ortì – Gambarie e prosegue terminando senza uscita, sarà battezzata come via della seta, in coerenza con la presenza di antiche attività di produzione di seta e la connessa coltivazione del gelso, caratteristiche della zona, e per la presenza dell’Ecomuseo della Seta e della Ruralità.
Via dei caprai è la denominazione corretta assegnata alla traversa di Via Ciccarello conosciuta come “Diramazione Caprai”, che va da Via Reggio Modena (all’altezza degli uffici dell’acquedotto) fino all’incrocio con Via Calveri; la denominazione fa riferimento all’antica attività di allevamento delle capre, praticata sul pianoro di Modena ormai da molti secoli.
Il bellissimo parco che sorge sulla suddetta via sarà conosciuto come Parco Leonardo (Don Lillo) Altomonte, in ricordo di Don Leonardo Altomonte (Don Lillo) (1928-1989), benvoluto Parroco della Parrocchia di S. Pio X al Rione Modena che, nel corso del suo operato, fu molto attivo nell’assistenza alla comunità rom di Ciccarello, dove tra l’altro si ricorda con orgoglio la storica visita di Madre Teresa di Calcutta, del 1979.
Largo don Domenico Curmaci sarà la nuova denominazione della piazzetta interna dell’insediamento di case popolari su Viale Gianni Versace, di fronte alla Scuola Media intitolata anch’essa al primo parroco della Parrocchia di S. Maria del Buon Consiglio a Ravagnese, Don Domenico Curmaci (1914-2003).
Interessata dall’ondata di rinnovamento anche la toponomastica delle zone del Viale Calabria. Subito dopo l’incrocio con il Viale, la traversa Siclari di Via Botteghelle acquisirà prestigio culturale in seguito alla sua nuova denominazione intitolata a Giuseppe Tympani (1904-1981), delicato poeta ed impegnato intellettuale, nonché apprezzato autore di numerose opere dalla riconosciuta sensibilità, oltre che docente di Italiano e Storia.
Non sarà più senza denominazione la strada trasversale fra la Via Calveri (all’altezza della garitta di avvistamento della polveriera) ed il Viale Antonio Maria Laboccetta, all’altezza di Via Ferruccio, perché sarà intitolata a Raffaele Sammarco (1866-1931), importante uomo di cultura, insegnante, giornalista e direttore di giornale; il suo volume di poesie – pubblicato postumo nel ’56 - fu curato direttamente da Nicola Giunta; la via si chiamerà Via Raffaele Sammarco.
Gioacchino Murat (1767-1815) presterà il suo nome per dare una nuova denominazione ad una delle tante “Via Carrera” presenti nella zona di Via Lia – San Brunello, precisamente alla strada che si sviluppa dalla Via Nicola Manfroce (alle spalle della caserma della Guardia di Finanza), all’altezza della Rotonda Riccardo Virdia, ex sede delle case ultrapopolari demolite e sostituite dalle attuali case popolari del Comune; Via Gioacchino Murat terrà vivo il ricordo del generale francese a capo del Regno delle due Sicilie durante il cosiddetto decennio francese, vale a dire quello compreso tra il 1806 ed il 1815. La segnalazione si deve alla benemerita associazione “Amici del Museo”, che ha ritenuto opportuno segnalare l’importanza dell’intitolazione di uno spazio pubblico alla figura di Gioacchino Murat, generale e cognato di Napoleone.