Cosenza: riprende al Castello svevo la rassegna dei Cinepresi

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Dopo il successo del Calafilmfest, il festival organizzato dal Centro Culturale Cinepresi che ha regalato al pubblico del Cinema S. Chiara di Rende una tre giorni di corti, documentari e lungometraggi di giovani autori calabresi, riprende nel fresco ristoratore del cortile del Castello Svevo la consueta programmazione all’aperto della rassegna estiva, giunta al quinto anno di vita.

Quest’anno l’associazione, nella selezione dei film, ha spaziato dal sud del Mediterraneo alle regioni della Scandinavia e dell’Islanda; esordio la scorsa settimana con il pluripremiato ‘La terra dell’abbastanza’ (2018), dei fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo, ritratto livido di una generazione ‘cattiva per sbaglio’ della periferia romana, a cui segue martedì 9 luglio, ore 20.30, il film di Joachim Trier ‘Thelma’ (2017), un horror sentimentale che coniuga brillantemente molti generi. Scelto per rappresentare la Norvegia ai premi Oscar 2018, il film si avvale di una fotografia che esalta tanto le algide e razionali architetture cittadine quanto la natura selvaggia che accoglie Thelma al suo rientro a casa; un movimento continuo nello spazio e nel tempo scandisce le tappe di un faticoso apprendistato alla vita della giovane, il cui passato cela un mistero difficile da nominare. Un racconto misurato ed elegante che mescola abilmente leggerezza e tensione, interpretato magnificamente dalla giovane Eili Harboe, che ha vinto numerosi premi grazie alla delicata e potente interpretazione di Thelma. Insomma “ Carrie (il capolavoro di De Palma) girato da Ingmar Bergman”, come lo recensì al suo esordio il New York Magazine.

Con ‘The Constitution – Due insolite storie d'amore’ (2016) del croato Rajko Grlic ritorniamo mercoledì 17, stessa ora, nel Mediterraneo. Premiato come miglior film alla 40° edizione del Montreal World Film Festival, il racconto si concentra sulla vita di quattro persone che abitano lo stesso condominio a Zagabria, divise da etnia, convinzioni politiche e preferenze sessuali. Da una parte, Vjeko è un insegnante che vive con il padre, ex ustascia morente che gli ha trasmesso i valori tradizionali dell’estrema destra croata, ovvero nazionalismo, fascismo clericale e anti-serbismo. Al piano inferiore vivono i coniugi Maja e Ante, lei infermiera, lui poliziotto di origine serba. I Balcani sono un punto di osservazione ideale per intuire quale sia lo stato delle cose in Europa ; "The Constitution" è, come ha affermato lo stesso autore, "una storia d’amore sull’odio", un ritratto incisivo dello spaccato sociale croato contemporaneo e si avvale della interpretazione di Nebojša Glogovac, grande attore da poco scomparso, nella parte di Vjeko.

Chiude la rassegna martedì 23 ‘La donna elettrica’ (2018) commedia ambientalista girata nelle splendide Highlands islandesi, che vede al centro Halla, interpretata da Halldóra Geirharðsdóttir, che ha ottenuto per questo ruolo molti riconoscimenti internazionali. Halla si divide fra la direzione di un coro e gli attentati agli impianti siderurgici, una donna in guerra contro le istituzioni per difendere l’ambiente minacciato dalla politica cinica dei poteri forti. Ottima fotografia che restituisce a pieno la nitidezza dei colori della natura islandese, con spettacolari riprese aeree con le quali rincorre la protagonista. Il film si avvale di una divertente colonna sonora, realizzata in campo da tre strumentisti e tre coriste, che hanno il dono magico di accompagnare Halla nei suoi solitari sabotaggi. La commedia scanzonata de “La donna elettrica” chiude la rassegna con un messaggio di speranza.