“La Calabria cambia passo” a Taurianova, Oliverio: ora dobbiamo cambiare anche noi
“La Calabria cambia passo” è lo slogan del percorso che stiamo facendo in tutta la Calabria per incontrare i Comuni, le parti sociali, gli amministratori locali, le imprese e i cittadini, comprensorio per comprensorio. È la continuazione di un percorso avviato a Soverato nelle scorse settimane insieme a tantissimi sindaci e amministratori di tutta la Calabria e che vogliamo proseguire anche per il futuro”.
È quanto ha affermato il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, concludendo i lavori del nuovo evento promosso dal governo regionale sul tema: “La Calabria cambia passo: i comuni protagonisti nella Piana di Gioia Tauro”. che si è svolto nel pomeriggio di ieri nella sala convegni di Villa Zerbi di Taurianova.
“Stasera -ha detto Oliverio- siamo qui a Taurianova per incontrare i principali attori del comprensorio della Piana di Gioia Tauro e perché riteniamo importante che il lavoro messo in campo e la sua proiezione siano al centro di un confronto ampio. In questi anni, dopo aver lavorato sodo per recuperare ritardi enormi, soprattutto per l’utilizzo dei fondi europei per la cui spesa oggi siamo tra le regioni più virtuose d’Italia, abbiamo scelto di liberare la Regione delle funzioni gestionali e di avere i Comuni come soggetti attuatori delle politiche che abbiamo messo in campo, dei programmi e delle risorse comunitarie.
I Comuni, quindi, sono stati i soggetti centrali della nostra azione di governo. Abbiamo prodotto un volume di risorse importanti che sono state investite in direzioni diverse per affrontare le tantissime problematiche che sono state accumulate nel corso di un lungo periodo. Abbiamo investito risorse importanti per la messa in sicurezza delle scuole, per la raccolta differenziata, il risparmio energetico, la sistemazione idrogeologica, la Cultura, il diritto alla studio, le scuole, le università, i beni culturali, il turismo, ecc.
Ora, attraverso queste iniziative, vogliamo confrontarci con i Comuni per ascoltarli e per verificare lo stato dell’arte degli investimenti, molti dei quali sono già diventati cantieri e opere tangibili, concrete, che si vedono. Una cosa, però, deve essere chiara: non abbiamo certamente risolto tutti i problemi. Occorre ancora altro lavoro. Il cambiamento è una fatica e comporta misurarsi con le difficoltà e i problemi. Rispetto a ciò non abbiamo mai arretrato o avuto paura e il nostro lavoro ha prodotto un serio cambiamento di passo: è cresciuto l’export nell’agroalimentare e nel manifatturiero. E ciò è stato possibile grazie alla nostra presenza sui mercati internazionali. Cresce il turismo.
Nel 2017 abbiamo registrato il record di presenze, nel 2018 c’è stato un ulteriore incremento e quest’anno le presenze turistiche, soprattutto quelle internazionali e quelle spalmate nell’arco di tutta la stagione e che riguardano il turismo di nicchia, slow, lento, crescono ancora. Cresce e si rinnova l’agricoltura attraverso un ricambio generazionale che ci ha visti insediare oltre 1350 giovani che diventeranno oltre 2000 nei prossimi mesi. Abbiamo rilanciato gli aeroporti calabresi che da 8 del 2014 sono diventati 54 a livello internazionale. E potrei continuare ancora con altre decine di esempi.
Tutto ciò è frutto di una visione che ha abbandonato vecchi modelli importati da altre realtà e guarda al territorio e alle valorizzazione delle sue potenzialità per crescere e svilupparsi. Per fare ciò non abbiamo mai guardato alle appartenenze o alle casacche, ma ai bisogni dei territori e al merito. Ora nuovi obiettivi, nuovi traguardi ci attendono. Noi, intanto, abbiamo anticipato la programmazione 21-27”. Il contrario di quanto avveniva prima, quando si era in ritardo di anni sulla programmazione”
“A Gioia Tauro -ha aggiunto Oliverio- grazie alla nostra azione di governo siamo riusciti a definire strumenti importanti anche per lo sviluppo più complessivo della Regione. Penso alla istituzione della Zona Economica Speciale e, anche grazie ad un accordo con il Governo precedente, a destinare risorse in direzione dell’ammodernamento infrastrutturale della nostra regione e per il completamento delle infrastrutture.
Per quanto riguarda la Zes, finalmente è stato approvato il regolamento ed è stata accolta una nostra proposta perché si assumesse come pratica di governo non già quella della mediazione, ma quella dell’automatismo in rapporto alle imprese. Le risorse per conto del comitato di indirizzo vengono gestite dall’Agenzia delle Entrate. Siamo la prima Zes nelle condizioni di partire operativamente con le imprese che possono accedere alle risorse.
L’approvazione del regolamento avvenuta la settimana scorsa ci consente questo. Adesso si entra nel vivo della utilizzazione delle risorse. Il fatto che siamo la prima Zes a partire ci consente di essere i primi anche nella utilizzazione delle risorse da parte del sistema delle imprese. E’ importante perché è la prima volta che un progetto come questo si sperimenta in Italia ed in un Paese dell’Occidente europeo.
Per quanto riguarda la sanità la mia opinione è arcinota. Anche qui nella Piana, come nel resto della Calabria, si è determinata una situazione difficile a causa dell’affidamento della sanità ad un Commissario esterno alla Regione. Sono dieci anni che ormai la Calabria è commissariata ed i risultati sono assolutamente al di sotto di quelle che sono le necessità. Anzi devo dire che i risultati dati dall’azione dei commissari in questi anni sono stati oltremodo negativi. Anche il cosiddetto decreto Calabria che è stato approvato di recente e che è stato presentato dal Ministro della Salute come un decreto straordinario per affrontare i problemi della sanità in Calabria si è rivelato assolutamente privo di contenuti in direzione dei problemi che bisogna affrontare.
La sanità, quindi, è totalmente in mano al Governo centrale e la situazione è estremamente difficile. Nella Piana è ancora più difficile. Purtroppo, per quanto riguarda gli ospedali, compreso l’ospedale della Piana, abbiamo trovato già esperite le gare che sono partite male, in ritardo e hanno complicato le cose. Adesso finalmente si è chiusa la telenovela della Tecnis, l’impresa che è stata oggetto prima di interdittiva antimafia e poi è incorsa in una amministrazione controllata. Adesso finalmente c’è stato l’affidamento ad una nuova impresa.
In attesa della sottoscrizione definitiva davanti al notaio del rogito, abbiamo già organizzato un tavolo la settimana scorsa con la presenza del sindaco di Palmi, la presenza delle organizzazioni sindacali, perché è mostro intendimento riprendere rapidamente il percorso. Si tratta di affrontare l’ultimo miglio prima della progettazione, che è già in stato avanzato per poter aprire il cantiere”.
“Se vogliamo continuare a cambiare passo e la Calabria -ha concluso Oliverio- dobbiamo avere l’orgoglio di essere figli di questa terra e non dobbiamo nascondere a noi stessi e agli altri che in Calabria c’è la ‘ndrangheta e che dobbiamo combatterla con ogni mezzo, senza però affastellare tutti in uno stesso fascio. Quando passa l’idea che tutto è ‘ndrangheta e tutto fa schifo, cresce la sfiducia e i giovani scappano da questa terra.
Dobbiamo affermare, invece, che c’è in Calabria una maggioranza positiva di uomini e donne che vogliono continuare a crescere, mettendosi insieme e costruendo una forte ed efficace rete di cooperazione. Solo così vinceremo la sfida con noi stessi che spesso siamo i nemici peggiori di noi stessi e della Calabria e con il futuro. In Calabria qualcosa sta cambiando e noi, tutti insieme, dobbiamo sostenere e aiutare il cambiamento”.