Omicidio Piccolo: il figlio confessa agli inquirenti
il quindicenne arrestato ieri per avere ucciso a coltellate il padre, Domenico Piccolo, di 51 anni, nella loro abitazione a Nicotera Marina, nel vibonese, ha confessato, ricostruendo tutta la vicenda e spiegando il suo gesto con il desiderio di proteggere la madre dalle violenze . Il ragazzo è stato sentito stamani dal procuratore dei minorenni, Beniamino Calabrese, e dal sostituto Maria Rita Tartaglia. Un interrogatorio che si è protratto per tutta la mattinata. "Il ragazzo - ha detto al termine il suo difensore, l'avv. Giuseppe Di Renzo - ha reso ampia confessione, chiarendo tutti gli aspetti della vicenda e ha consolidato la causale del delitto in modo estremamente consistente. Pur senza entrare nel dettaglio di ciò che ha riferito, posso dire che nel suo racconto non ci sono punti di debolezza in vista delle ulteriori indagini". Il quindicenne, ha aggiunto il legale, è apparso provato e in lui "c'é l'idea dell'angelo vendicatore". Oggi è in programma anche l'interrogatorio del secondo minorenne arrestato, un ragazzo di origine polacche che ha aiutato il figlio della vittima, entrando nell'abitazione della famiglia Piccolo armato con una pistola giocattolo per evitare la reazione della moglie di Piccolo e dell'altro figlio di 20 anni, presente al momento del delitto insieme anche ai fratellini più piccoli di 10 e 4 anni. Oggi, inoltre, nell'ospedale di Vibo Valentia, è prevista l'autopsia sul corpo di Piccolo. Al riguardo, i pm hanno accolto la richiesta formulata dalla difesa di far esaminare gli abiti della vittima per stabilire la traiettoria e la violenza delle coltellate inflitte dal figlio. Per lunedì, inoltre, è fissata l'udienza di convalida davanti al gip. Non è escluso che i difensori possano poi fare richiesta di processo con rito abbreviato.