Casa del popolo. Bonifica Scordovillo: “non ci crediamo, campagna che istiga all’odio”

Catanzaro Attualità
Il campo rom di Scordovillo

Abbiamo letto nei giorni scorsi gli ennesimi comunicati in merito allo sgombero e alla bonifica del campo Rom di Scordovillo dopo l’ennesimo rogo, in cui addirittura vengono promesse ai cittadini dal Governo “misure che per un trentennio nessuno ha avuto il coraggio di attuare”.

È Casa del popolo di Lamezia a ritornare sul tema puntualizzando che “in diversi articoli datati 2017 si legge che i roghi del campo Rom, hanno anche e soprattutto una matrice criminale, atta allo smaltimento illegale di rifiuti provenienti dall’esterno dello stesso accampamento. Il dato che emerge è che in tanti, usano e sfruttano i rom per smaltire a costi bassissimi e illegalmente questi rifiuti, provocando disastri ambientali e danni enormi a tutti gli abitanti di lamezia, Rom compresi.”

“Insomma, ancora una volta ai cittadini viene mostrato il dito, celando opportunamente ciò che si nasconde dietro, perché è scomodo e prevede impegno risolvere un problema, mentre invece mantenendo questa situazione ci si garantisce campagne elettorali all’infinito, basta semplicemente veicolare la rabbia dei cittadini contro chi, in questa situazione di certo non ha gli strumenti per risolverla” – continua la nota.

“Appare inoltre sempre più palese che il problema si faccia tale, esclusivamente quando si presenta “l’emergenza”, nel resto del tempo invece nessuno parla né agisce. Un esempio palese – va avanti la nota - è il caso della spazzatura e del degrado in cui diverse aree di Lamezia appaiono più come discariche che come spazi urbani, palesando davanti agli occhi di tutti come siamo terribilmente indietro con la gestione dei rifiuti rispetto a tutto il resto d’Europa, pur avendo introdotto la differenziata ormai da anni”.

“Insomma della salute dei cittadini interessa, solo quando fa comodo, nel resto del tempo si richiede impegno senza garantire nulla, se non parole che istigano a odiarsi, la solita guerra tra poveri che viene perpetrata all’infinito così da garantire divisione, mentre ogni problema – conclude - persiste al fine di garantire voti per le prossime elezioni che verranno”.