Miglierina, Assessore Gentile: lotta alla mafia non solo repressione ma cultura

Catanzaro Politica
Gianluca Gentile

Prima di iniziare il consiglio comunale, l'assessore Gianluca Gentile, ha deciso di ricordare l'uccisione del giudice Paolo Borsellino e dei cinque agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, avvenuta il 19 luglio di 27 anni fa a Palermo in via D'Amelio.

Visto anche l'impegno costante dell'amministrazione nell'antimafia e nella legalità, poiché il Comune di Miglierina è socio di Avviso Pubblico e in questi anni sono state organizzate varie Giornate della Legalità per sensibilizzare i cittadini, ma soprattutto i ragazzi, dato che educare alla legalità, in una scuola, significa promuovere in ogni alunno la consapevolezza di essere in prima persona responsabile del proprio futuro e di quello degli altri, sviluppando la capacità di sentirsi cittadini attivi chiamati sia ad esercitare i propri diritti ma anche a rispettare i doveri della società a cui appartengono, vuol dire anche aiutarli a saper scegliere, con cognizione di causa, ciò che è giusto e corretto e a saper prendere le distanze da ciò che, invece, si ritiene ingiusto e scorretto senza il timore del giudizio altrui.

Ha concluso l'intervento con la frase di Paolo Borsellino: "La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità."