Accademia Tradizioni Enogastronomiche Calabria: Adelina Fiorito Pulford ambasciatrice
L’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche di Calabria ha, da ieri, un’Ambasciatrice anche a Melbourne, in Australia; è Adelina Fiorito Pulford, calabrese di Cervicati che, appena adolescente, si è trasferita oltre oceano, dove ha studiato Giurisprudenza ma mai esercitato attività forensi. All’età di quarant’anni, ha deciso di imprimere un nuovo corso alla sua vita, rimettendosi a studiare e a stare tra i fornelli, per trasformare la continua nostalgia delle origini in gusto, pietanze, ricette e trasferimento di saperi e sapori a quanti vogliono conoscere e apprezzare la cucina calabrese.
Dopo aver seguito diversi studi in scuole alberghiere, ha iniziato a tenere corsi di cucina e oggi è un’apprezzatissima chef che, a casa sua, organizza i corsi, dove allievi di ogni età imparano non solo a conoscere e a realizzare i piatti più tradizionali della Calabria e dell’Italia, ma insieme all’impareggiabile Maestra li preparano, li gustano e spesso li portano anche a casa.
Adelina Fiorito è anche autrice di tre volumi di ricette e da ogni parola, ogni scritto traspare il suo amore profondo per la terra natia e per la gastronomia di qualità. Fa un certo effetto sentirle nominare turdiddri, scaliddre, nnuglia, alici arriganate con un accento vagamente english e lo stupore raggiunge l’acme sentendo parlare la signora Pulford di pitta e scarafuogli, vuꭕꭕulu (guanciale di maiale) rašcatieddri.
Si potrebbe andare avanti a parlare per giorni e giorni, con lei, di vecchie usanze alimentari, di cibi dimenticati o ormai introvabili che lei, miracolosamente, riesce a preparare e riproporre a Melbourne, sempre alla ricerca delle materie prime migliori e con l’obiettivo di sperimentare, preparare la pietanza di cui andrà a parlare o che andrà a proporre, supportata soprattutto nella realizzazione fotografica dal marito Leonard, perfezionista anglo-francese, australiano ormai di quinta generazione.
L’incontro con il Presidente dell’Accademia, Giorgio Durante, e le socie Adele Filice e Greta Durante - durante il quale ha ricevuto il Piatto dell’Accademia e la pergamena ricordo – è naturale seguito di un fitto scambio di ricette, foto, messaggi che da diverso tempo Adelina ha con gli iscritti e i followers alle pagine Facebook dell’Accademia e di Piatti e Ricette Calabresi. Con l’investitura ad Ambasciatrice, di sicuro, la signora Fiorito Pulford avrà un motivo in più per intensificare la sua attività di chef, ricercatrice e paladina delle tradizioni gastronomiche di Calabria.
Trapiantata a Melbourne - aveva cuore, testa, anima e mani nella tradizione calabrese più autentica. Finora era un nome da associare alle sue numerose, meravigliose foto e ricette di piatti nostrani, conditi con lo speciale ingrediente della nostalgia; da oggi, per tutti i soci e gli infiniti followers Adelina è un volto, una storia e un lungo futuro da preparare e raccontare. Ci incontriamo nella hall dell’albergo rendese dove alloggiano i signori Pulford – Leonard, Len per gli amici, è un fantastico miscuglio anglo-francese, austrialiano di quinta generazione – e ci viene incontro una graziosa signora, dai caldi e luminosi occhi nocciola che regge in mano, e come puoi sbagliarti? tre volumi di ricette che ha editato con successo nella terra dei canguri. Lo scambio dei doni, come nella migliore tradizione diplomatica, avviene subito, col prezioso corredo di foto ricordo, e così Adelina diventa ipso facto Ambasciatrice dell’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche di Calabria in Australia, con tanto di piatto d’investitura e pergamena. Esauriti i convenevoli, si passa al più interessante scambio di chiacchiere e le sorprese diventano sempre più interessanti e corpose. Studi di Ragioneria e Laurea in Giurisprudenza, la nostra Ambasciatrice lascia l’Italia appena adolescente e dopo gli studi in Legge, imprime alla sua vita una virata di tutto rispetto, ricominciando a studiare Cucina, con corsi presso le corrispettive scuole alberghiere. Il desiderio di preservare le radici, la tradizione calabrese, la memoria dei piatti di famiglia è così forte che Adelina si perfeziona, non si può usare altro termine, nella preparazione delle pietanze nostrane. Aiutata dalla meticolosità di Leonard nella realizzazione delle foto, scrive tre libri di ricette e intanto a casa sua mette su dei corsi di cucina dove gli allievi preparano, gustano, mangiano o portano a casa i manicaretti preparati insieme alla Maestra. Fa un certo effetto sentire nominare turdiddri, scaliddre, nnuglia, alici arriganate con un accento vagamente english e lo stupore raggiunge l’acme sentendo parlare la signora Pulford di pitta e scarafuogli, vulu (guanciale di maiale) rašcatieddri. Si potrebbe andare avanti così a nottate e giornate, parlando di vecchie usanze, di cibi dimenticati o ormai introvabili che lei, miracolosamente, riesce a preparare e riproporre in quel di Melbourne, sempre alla ricerca delle materie prime migliori, sempre con l’obiettivo di sperimentare, preparare la pietanza di cui andrà a parlare o che andrà a proporre. Senza esagerazioni o tema di smentite, Adelina ci sta proprio tutta nel ruolo di Ambasciatrice e l’Accademia, pubblicamente, la ringrazia per quanto ha fatto e continuerà a fare per mantenere alto il senso di appartenenza e la fierezza calabresi.