Tentato omicidio a Catanzaro Lido, sei persone a giudizio

Catanzaro Cronaca

Sei persone, tutte di Catanzaro, sono state rinviate a giudizio oggi con l'accusa di tentato omicidio a seguito del grave ferimento di un uomo, Salvatore Ferro, accoltellato una notte di settembre del 2007 in rione Fortuna, nella zona sud di Catanzaro. Si tratta di Claudio Bruscaglin, Rosario Serapide, i fratelli Antonio, Eros e Pasquale Cavigliano, e infine Giuseppe Pizzari - alcuni noti alle cronache locali per il loro coinvolgimento in altri procedimenti giudiziari -. A mandarli sotto processo e' stata il giudice dell'udienza preliminare di Catanzaro, Emma Sonni, che ha accolto la richiesta ribadita in aula dal pubblico ministero Gerardo Dominijanni. Per i sei uomini - difesi dagli avvocati Antonio Ludovico, Raffaele Fioresta, Enzo Ioppoli e Nunzio Raimondi - il processo avra' inizio il 13 maggio davanti al tribunale collegiale di Catanzaro. Al dibattimento, in particolare, dovra' essere chiarito se quanto avvenne nel 2007 fu una lite degenerata irrimediabilmente, o si sia trattato di una vera e propria aggressione ai danni di Ferro e, inoltre, chi materialmente prese parte al grave episodio. Di certo c'e' che a poche ore dall'accoltellamento in manette finirono Bruscaglin, Serapide, e Antonio Cavigliano, tutti del quartiere marinaro. I carabinieri li arrestarono con l'accusa di tentato omicidio. Due giorni dopo, davanti al giudice per le indagini preliminari Tiziana Macri', gli indagati negarono ogni addebito: in particolare Cavigliano e Bruscaglin spiegarono di essere solo intervenuti per sedare uno scontro gia' in corso, e Serapide - che materialmente feri' Ferro al fianco - disse di aver tirato fuori il coltello solo per difendersi dall'aggressione del rivale. La versione non convinse il giudice, la quale mando' il feritore materiale in cella e gli altri due agli arresti domiciliari che, circa due mesi dopo, vennero loro revocati. Erano stati solamente denunciati, infine, gli altri tre uomini, Eros e Pasquale Cavigliano, e Giuseppe Pizzari, che comunque da oggi sono formalmente imputati.