Morte Sissy Trovato, il sindacato spp pronto alla mobilitazione

Calabria Attualità
Sissy Trovato Mazza

Il segretario generale del S.PP. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Aldo Di Giacomo, si è detto pronto a intraprendere qualsiasi azione che possa fare luce sulla morte di Sissy Trovato. La giovane è stata ferita con un colpo alla testa nell’ascensore dell’ospedale Santissimi Giovanni e Paolo l’1 novembre 2016. Sul decesso della ragazza di origine calabrese ci sono ancora molte ombre e per questo motivo il sindacato ha deciso di avviare una mobilitazione sotto il ministero della Giustizia per il 30 agosto.

“Ad oltre due anni da quando venne ritrovata in ospedale a Venezia con una ferita alla testa noi continuiamo a chiedere la verità. È passato più di un anno da quando il Ministero di Grazia e Giustizia annunciò l’impegno ad accelerare le indagini per dare notizie certe e trasparenti a noi e alla famiglia, ma purtroppo non è accaduto nulla. Il pm aveva chiesto l'archiviazione dell'inchiesta sul tentato omicidio, rigettata dal gip dopo l'opposizione della famiglia, che ha chiesto e ottenuto ulteriori indagini su diversi punti: "Lista delle celle al quale era agganciato il cellulare, il dna sull'arma, il computer inattivo, l'assenza di sangue sulla parte finale della pistola, le denunce per il presunto traffico di stupefacenti all'interno del carcere, oltre alla vita privata e sociale".

“Persino dopo l'autopsia i numerosi interrogativi sulla morte di Sissy rimasta vittima di un episodio alquanto inquietante all’interno dell’ascensore dell’ospedale civile di Venezia non hanno risposte. Un proiettile l’aveva raggiunta lasciandola agonizzante e in coma per due anni prima di morire nel mese di gennaio scorso. Da allora la Procura sta ancora indagando quel colpo dalla pistola di ordinanza di Sissy, ritrovata senza impronte. Proprio questa possibilità, collegata ad altri elementi investigativi, ha permesso di scacciare l’ipotesi di un gesto suicida. Una tesi inizialmente rilanciata dalla stampa in prima battuta e a lungo vagliata dalla Procura di Venezia come sola pista possibile”.