Anas concede premi ai dirigenti ma non ai lavoratori, Cgil chiede trasparenza
“Il 1° agosto scorso il Direttore Risorse Umane dell’Anas Calabria ha comunicato ai dipendenti promozioni o l’assegnazione di incentivi economici come riconoscimento di determinati “comportamenti organizzativi”, ovviamente diversi dai “Premi di Risultato” contrattati con le OO.SS. Con molta chiarezza, però, vogliamo dire che, pur con tutta la buona fede di Anas, forse i criteri di assegnazione di questi riconoscimenti non sono stati del tutto trasparenti”.
Coì la Filt-CgiL Calabria che aggiunge: “colpisce il fatto che l’azienda, solo il giorno prima della comunicazione del Direttore, stipuli con le sigle un verbale di accordo, dove chiede ai lavoratori dell’Area Esercizio (Cantonieri, Operatori specializzati, Capocantonieri, Sorveglianti, etc.) in deroga al Ccnl di categoria, una prestazione con un turno di 13 ore lavorative, sotto temperature proibitive, e non vedere nessuno di costoro tra i destinatari di questi incentivi. Come dire che quei lavoratori che lavorano sotto il sole per la sicurezza di tutti, spesso a rischio della propria incolumità, non hanno “comportamenti organizzativi” che gli consentono di avere un Incentivo economico. Incredibile”!
“Si resta poi ancora ulteriormente sconcertati, nell’apprendere che sono stati individuati come destinatari di incentivo, alcune figure professionali, che per via dei ruoli societari ricoperti, percepiscono già altre forme di lauta e consistente incentivazione, quali quello per le funzioni tecniche o altro ancora. Rimaniamo, come sindacato, dunque esterrefatti – premono i componenti della sigla - che vengano esclusi dalla platea degli incentivati quei lavoratori che attraverso il loro impegno quotidiano assicurano il buon andamento aziendale, sempre pronti a garantire la sicurezza della circolazione stradale e l’incolumità pubblica, che sono intervenuti ed intervengono in presenza di eventi calamitosi (frane, alluvioni, dissesti del piano stradale, etc.), coloro che svolgono compiti con enormi carichi di lavoro e con prestazioni ad interim facenti capo a diverse unità organizzative. Per questo consigliamo ad Anas di cambiare anche la terminologia fino adesso usata anche per dare un senso vero ai “comportamenti organizzativi”. Chiediamo, dunque, di sapere quali sono stati i criteri adottati dai dirigenti territoriali e soprattutto quali “comportamenti organizzativi” sono stati premiati.”
Il Direttore del Personale ha assicurato di essere “riusciti a consolidare il processo di valorizzazione delle risorse interne aziendali, attraverso la valutazione delle attività e dei comportamenti organizzativi, effettuata dal management territoriale e della Direzione Generale...”. A valutare le denunce sindacali pervenute dai lavoratori sembrerebbe che le cose non stiano assolutamente così e che invece si siano registrate evidenti e pesanti disparità di trattamento.
“Ecco perché abbiamo chiesto, - terminano dal direttivo della Cgil - e adesso lo ribadiamo pubblicamente, un immediato incontro con i dirigenti dell’Anas Calabria, perché per noi non è assolutamente accettabile considerare quei lavoratori che garantiscono sicurezza e viabilità come semplice manovalanza e i cui diritti spesso vengono calpestati dimostrando, questa volta da parte dei dirigenti, un “comportamento organizzativo” sbagliato e offensivo.”