Sanità. Farmacie chiuse a Catanzaro e Cosenza
Farmacie chiuse, oggi, nelle province di Catanzaro e Cosenza. La serrata è stata decisa dalla Federfarma che lamenta il pesante passivo accumulato dalle aziende sanitarie provinciali nei confronti dei farmacisi per il rimborso dei medicinali a carico del servizio sanitario nazionale. "Su 260 farmacie del territorio provinciale, 160 sono rurali. Un centinaio vengono sovvenzionate per restare aperte, ma poi si scopre che non gli viene rimborsato neanche il costo vivo dei farmaci che forniscono" dice Alfonso Misasi, presidente della Federfarma provinciale cosentina". Oggi in una conferenza stampa sono state chiarite le motivazioni della serrata che ha coinvolto tutte le farmacie della provincia di Cosenza, ma anche quelle di Catanzaro e Crotone. Solo per la provincia di Cosenza, il credito complessivo vantato dalle farmacie ammonterebbe a 90 milioni di euro, da riscuotere dalle ASP, le quali, è stato detto, si stringono nelle spalle, scaricandosi con la Regione, che a sua volta parla poi di mancati finanziamenti dello Stato. "La situazione si va incancrenendo e noi non possiamo piu' resistere", ha detto Misasi, ribadendo che i pagamenti sono fermi al giugno del 2010. "Dal 1* marzo, se le cose stanno cosi', ogni cittadino dovrà pagare i farmaci da se' e poi chiedere il rimborso all'ASP. Ci sara' gente che non avra' la possibilita' di anticipare il denaro occorrente per le medicine, e quindi non potra' curarsi", ha concluso Misasi, che ha anche auspicato un tavolo di trattativa immediato con la Regione.