Violentava la figlia 12enne della compagna, arrestato 39enne reggino
È stato arrestato un 39enne reggino, ritnuto responsabile di violenza sessuale aggravata perché commessa nei confronti di una 12enne. L'uomo avrebbe abusato della figlia minore della compagna, conosciuta da pochi mesi su Facebook.
I FATTI
La sera del 6 agosto scorso, il padre della minore, residente fuori Regione, si è rivolto alle Forze dell’Ordine per segnalare che la figlia stava comunicando alle sorelle maggiori, tramite Whatsapp, di essere vittima delle particolari attenzioni da parte del compagno della madre.
Il papà ha così raccontato che la dodicennte, insieme alla mamma e ad un’altra figlia di 5 anni, era arrivata a Reggio Calabria la notte precedente dopo un viaggio in autobus di circa 12 ore ed aveva trovato ospitalità nell’abitazione dell’uomo, aggiungendo, però, di non conoscerene l’indirizzo e fornendo solo delle indicazioni generiche.
LE INDAGINI
A conclusione di delicate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, nel pomeriggio di ieri, la Squadra Mobile ha dato esecuzione ad una Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale nei confronti del 39enne.
L’attività è stata condotta dagli investigatori della Mobile della Questura dello stretto, coordinati dall'Aggiunto Calogero Gaetano Paci e dal Sostituto Alessandro Moffa.
Personale della Mobile e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno individuato tempestivamente l’abitazione della persona segnalata, dove hanno trovato la minore che, dopo essere stata tranquillizzata, è stata accompagnata in Questura insieme alla madre.
Da quel momento, la piccola è stata oggetto di un'audizione protetta, con l’ausilio di una psicologa e di una esperta in psicologia infantile e, sentendosi al sicuro, ha raccontato agli investigatori tutto quello che aveva subito durante il pomeriggio.
Nell’immediatezza, gli agenti hano posto sotto sequestro il cellulare della minore sul quale era ancora possibile leggere la conversazione Whatsapp avvenuta con la sorella che si trovava invece con il padre, e che gli avrebbero fornito un "fondamentale riscontro" a quanto raccontato dalla 12enne.