Sequestrati beni a presunto affiliato ai Giampà. Sigilli a mezzo milione di euro
Sigilli a mezzo milione di euro riconducibile a un presunto affiliato alla cosca Giampà di Lamezia Terme. Le Fiamme gialle della città della Piana, coordinate dalla Dda, hanno eseguito un decreto preventivo cautelando i beni immobili ritenuti nella disponibilità di Vincenzo Torcasio, alias “u niuru”, che sarebbe stato dapprima affiliato alla pericolosa cosca di ‘ndrangheta locale dei “Cerra-Torcasio-Gualtieri” e, successivamente, fiancheggiatore dei “Giampà”.
Il provvedimento è stato emesso dal tribunale di Catanzaro - sezione seconda penale - sulla base delle indagini svolte dal gruppo della Guardia di finanza lametina. Le investigazioni avrebbero portato infatti a fare luce su quella che gli investigatori definiscono come una “spiccata pericolosità sociale del soggetto - già sottoposto in precedenza alla misura della sorveglianza speciale - e la dedizione, dello stesso, al compimento di gravi reati, dei cui proventi egli ed i suoi familiari hanno vissuto abitualmente, in modo agiato, per anni”.
I finanzieri hanno quindi ricostruito la posizione reddituale di Torcasio, dei suoi familiari conviventi e della sua famiglia d’origine, fin dal 1990, per poter poi determinare una “sperequazione” che vi sarebbe tra le entrate legittime e le disponibilità patrimoniali dell’uomo.
Gli accertamenti mirano a dimostrare che i beni nella sua disponibilità siano di un valore del tutto sproporzionato ed ingiustificato rispetto ai redditi leciti dichiarati ed al tenore di vita mantenuto. La guardia di finanza ha infatti ricostruito il quadro indiziario per disporre il sequestro dei beni patrimoniali, la cui origine sarebbe riconducibile “ai proventi delle attività illecite” o, comunque, “ingiustificati nel loro possesso”.
La misura eseguita ha riguardato beni la cui stima si attesta a circa 495 milia euro. Sigilli dunque a un terreno, formalmente intestato ad un terzo soggetto, ubicato a Lamezia Terme, con annessi fabbricati costituiti da un edificio di tre piani fuori terra, adibito ad abitazione principale del nucleo familiare di Vincenzo Torcasio e dei suoi figli; un fabbricato ad un piano fuori terra, adibito ad abitazione principale dei congiunti dell’uomo; ed una dependance adibita a “ricovero attrezzi”.