L‘auspicio di Mingrone sul solco di Gratteri: “favorire il ritorno dei cervelli in Calabria”
Già nei mesi scorsi il segretario generale della Ust Cisl Magna Grecia Francesco Mingrone aveva fatto presente alcuni dati sul tema dello spopolamento ripreso a Soveria Mannelli dal Procuratore Nicola Gratteri.
"Riflettiamo sui temi che, in più occasioni, come Cisl Magna Grecia abbiamo affrontato: questione meridionale, emigrazione giovanile, spopolamento delle aree interne" - è il tema ripreso dal magistrato che parla di 'una Calabria che perde circa 400mila abitanti. Un'emorragia che rischia di non arrestarsi senza un progetto che riesca a tenere i calabresi nella propria terra. La ricetta di Gratteri passa dalla cultura e dalla lotta alla rassegnazione e ai luoghi comuni. 180 mila giovani negli ultimi 15 anni hanno lasciato la Calabria, 12 mila ogni anno e il 50% di essi laureati'.
"Se un magistrato del calibro di Gratteri è rimasto in Calabria per combattere in prima linea affinché i nostri figli abbiano un futuro migliore, ciascuno di noi deve fare la sua parte – ricalca Mingrone. E, quindi, riflettiamo e facciamo. Non optiamo alla rassegnazione come tuona Gratteri. Lavoriamo tutti, per quanto di competenza, ad una grande alleanza tra le forze sane di questo territorio, la scuola, le istituzioni, la chiesa, il sindacato. Solamente in questo modo sarà possibile risollevare le sorti della nostra terra: creando lavoro vero, onesto, di qualità e, di conseguenza, condizioni di crescita e di sviluppo".
Come sottolineato dal Procuratore "al nord pullulano le intelligenze meridionali: medici, ingegneri, professionisti di ogni tipo sono rimasti al Nord o addirittura all'estero affermando il proprio valore. Ecco, ciò a cui dobbiamo puntare è far ritornare queste intelligenze. Da questo punto di vista - conclude Mingrone - la Ust Cisl Magna Grecia sarà impegnata in prima linea guardando sempre di più ai giovani, con i loro problemi e i loro bisogni. Lo faremo ricercando alleanze sociali concrete sulle cose da fare, che condividono la nostra stessa visione del primato della persona umana, della dignità del lavoro”.