Fiori recisi sulla tomba di Giuseppe Parretta. La mamma si sente minacciata: “Non mi fermerò”
Si sente minacciata Caterina Villirillo, presidentessa dell’associazione Libere donne. La donna è stata al cimitero e lì ha trovato i fiori recisi sulla tomba del figlio, Giuseppe Parretta, il ragazzo ucciso a Crotone ad appena 18 anni (LEGGI) da Salvatore Gerace, 57 anni, che pensava fosse una spia dei carabinieri (QUI).
Villirillo ha quindi confermato di aver trovato solo gli steli e quindi di aver deciso di denunciare il fatto, affermando che sarebbe, questo, “un messaggio” contro lei ed assicurando che “io non ho paura di morire”.
“Io - ha affermato la mamma di Giuseppe - sono già ‘morta’ il 13 gennaio del 2018 insieme a mio figlio. Farò i nomi e dirò tanto altro. Venite da me, affrontatemi, e se siete dei veri uomini fate in modo che io possa guardarvi in faccia”.
La presidente di Libere donne, poi, si è detta anche lei “una donna libera e morirò da donna libera. Continuerò a parlare di violenza contro le donne e di criminalità. Non mi fermerò mai”. La Villirillo ha quindi paura che le minacce possano proseguire anche verso l’associazione.