Elisabetta De Gaio è la nuova testimonial di “Gambe sempre in forma”
Elisabetta De Gaio, prefinalista di Miss Italia, è la testimonial 2019 di “Gambe sempre in Forma”, la campagna di prevenzione delle malattie venose, ideata qualche anno fa dall’angiologo Elia Diaco, sostenitore del concorso Miss Italia per la regione Calabria. La giovane castrovillarese è stata scelta alla luce dei risultati delle visite mediche cui sono state sottoposte le aspiranti reginette durante Miss Italia Calabria, la manifestazione organizzata dalla Carli Fashion Agency di Linda Suriano e Carmelo Ambrogio, che hanno sposato l’idea di Diaco di una giornata dedicata, appunto, alla salute delle gambe.
«Avere delle belle gambe – sostiene l’angiologo – non vuol dire affatto avere delle gambe sane e da qui nasce l’esigenza di sensibilizzare la popolazione affinché ciascuno abbia cura del proprio corpo ben al di là dell’elemento puramente estetico. Lo stile di vita adeguato, una moderata attività fisica, l’assunzione di sostanze flebotoniche anche attraverso la dieta con verdure, agrumi e mirtilli, sono fattori – spiega Diaco – che aiutano a prevenire l’insorgenza della malattia venosa cronica. L’età media di chi la contrae è sorprendentemente bassa, intorno ai 20 anni e sono le donne a esserne maggiormente colpite, in un rapporto di due a uno rispetto agli uomini. In Calabria, ma più in generale nel Sud Italia, l’incidenza di insufficienza venosa cronica è più alta rispetto al Nord. Purtroppo, però, la patologia è ancora troppo sottovalutata».
Molto ancora da fare, dunque, anche perché sradicare abitudini e stili di vita nocivi per sostituirli con altri più corretti e utili è un lavoro, anche culturale, che non può mai considerarsi terminato una volta per tutte. «Siamo però piuttosto soddisfatti – commenta di Diaco, promotore della Società Italiana di Medicina Vascolare, oltre che responsabile di diversi ambulatori presso centri specialistici a Catanzaro, Cosenza, Crotone, Soverato, Roma e Catania – perché negli anni abbiamo visto crescere consapevolezza e senso di responsabilità anche grazie alle nostre campagne. È vero che le metodiche di diagnosi e cura delle malattie venose hanno fatto, nel tempo, passi da gigante. Basti pensare alla Scleromousse, che ci consente oggi di curare le vene varicose con una semplice iniezione di farmaco, senza ricorrere alla chirurgia. Ma il dato più certo – conclude l’angiologo – è che la prevenzione rimane la strategia migliore per evitare una patologia che può anche avere effetti assai negativi sulla qualità della vita e molto pericolosi per la salute».