Martilotti (Comitato pescatori): “pesca artigianale senza aiuti rischia di scomparire”

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Salvatore Martilotti presidente del Comitato pescatori costieri artigianali Corigliano-Rossano - ai nostri piccoli pescatori al rientro dalla bordata di pesca rimane solo la fatica, il freddo della notte e i pochi soldi delle modiche quantità di pescato sbarcato e venduto a consumatori occasionali per l’assenza di servizi che avrebbero dovuto essere realizzati da parte del Comune.

“Sono tante le difficoltà di carattere normativo e gestionale ma anche economiche – spiega la nota - infatti la formazione del reddito del pescatore artigianale sta diventando molto problematica. C’è amarezza in giro, soprattutto fra i pescatori giovani, ed è un vero peccato perché la piccola pesca artigianale rappresenta da sempre l’identità delle Comunità costiere della nostra Regione. Un mestiere che si tramanda da padre in figlio lungo le generazioni che hanno fatto la storia delle nostre marinerie, ma che rischia di essere solo raccontato”.

“Una piccola pesca non compatibile entro le tre miglia, ma anche per la disattenzione dei Comuni costieri e della Regione nella gestione della fascia costiera e del demanio marittimo. A questo punto una domanda sorge spontanea: ma i pescatori custodi di antichi saperi con addosso i segni di un lavoro rischioso e faticoso non meriterebbero più attenzione da parte dei Comuni costieri e della Regione? La Regione Calabria non farebbe bene ad invertire rotta nella gestione di uno strumento che dovrebbe risollevare le sorti della pesca costiera artigianale ma che resta al palo perché non sono i pescatori a gestire le importanti risorse dei Flag - Gruppi di azione costiera - dell’Unione Europea? - si chiede Martilotti.

“Tuttavia i pescatori artigianali inascoltati dal sindaco, con la pelle arsa dal sole e dalla salsedine del Borgo marinaro di Schiavonea, vogliono avere fiducia nel nuovo Comune di Corigliano-Rossano. In particolare servono interventi adeguati da parte del Comune per superare le criticità e così contribuire a far desistere i giovani a prepararsi la valigia in cerca di un futuro migliore. Per non far cancellare una storia più che centenaria è fondamentale rinnovare l’identità del Borgo marinaro attraverso il ricambio generazionale: infatti sono i nostri giovani pescatori che devono contribuire ad avviare quel cambiamento necessario per dare un futuro alla pesca artigianale. Ma questa può diventare una prospettiva reale se decolla una programmazione adeguata alla gestione della fascia costiera e del demanio marittimo per puntare allo sviluppo dell’economia costiera del Comune con la maggiore estensione litoranea della Calabria”.

“A questo punto, dopo l’appello dei pescatori artigianali, non ci resta che attendere – conclude Salvatore Martilotti - nell’accoglimento positivo della nostra richiesta e sperare che il Sindaco possa essere disponibile a convocare i pescatori per ascoltarli e, se possibile, cercare di risolvere in tempi rapidi la questione legata all’occupazione abusiva del demanio marittimo con le loro piccole imbarcazioni tradizionali. Certamente non sfugge il fatto che il paradosso di “questa strana situazione” è che i piccoli pescatori utilizzano l’area prevista dal Piano Spiaggia dell’ex-Comune di Corigliano Calabro”.

“Pertanto, se saremo ricevuti, al Sindaco vogliamo chiedere, dopo le deliberazioni della Giunta municipale dei giorni scorsi e, nell’attesa dell’allineamento dei due piani spiaggia, che c’è una soluzione a portata di mano e si potrebbe individuare esaminando la proposta protocollata al Comune al n.67957 il 30 novembre 2018 dal “Comitato Pescatori Costieri Artigianali Corigliano-Rossano”.