Pallavolo femminile, divisione C: ko con onore per il Crotone
Sconfitta con onore potrebbe essere definito l’ultimo ko esterno della seconda squadra della Pallavolo Crotone, quella affidata alle cure di Rita Amoruso che comunque mostra segni di miglioramento se si considera che la sconfitta è maturata in trasferta su un campo difficile e che la squadra non era al completo, vista l’assenza di Talarico (classe 93) e delle sorelle Paluccio (classe 95) che danno quel pizzico di esperienza in più se così si può dire visto la giovane età delle ragazze. La partita di Davoli è stata caratterizzata dall’equilibrio sin dalle prime battute, il Davoli dopo aver conquistato con merito il primo set sfruttando il disagio del Crotone dovuto alla trasferta, ha poi raddoppiato con un 29-27 molto fortunoso mentre dall’altra parte il Crotone rispondeva con le difese di Stasi agli attacchi locali, che però trovavano il varco giusto per chiudere il set.
Sul 2-0 il Crotone reagisce con l’orgoglio, gioca meglio e passa a condurre il gioco ed il punteggio, fino alla fine del set dove arriva con un vantaggio di 23-20, il Davoli cerca in tutti i modi di portare a casa il set rischiando più del dovuto ma il Crotone trova la direzione giusta degli attacchi e chiude il set 25-23.
Al rientro in campo i valori non cambiano, l’equilibrio viene spezzato dalle giocate un po’ fortunose del Davoli, ma l’esperienza non aiuta il Crotone che commette errori banali negli appoggi su palla facile, il Davoli ne approfitta e aumenta il vantaggio dal 11-11 al 18-11, la partita è finita il serbatoio del Crotone segna rosso, le gambe non partono e per il Davoli diventa facile arrivare a 25 punti con due soli turni in battuta.
“Per 3 set abbiamo giocato alla pari con le avversarie – afferma Rita Amoruso - poi abbiamo avuto un crollo fisico, per tenere lo stesso ritmo avremmo avuto bisogno della panchina che per vari motivi era composta da 1 sola atleta, comunque archiviamo la sconfitta e pensiamo alla prossima partita di sabato prossimo in casa contro il Tiriolo dove la vittoria deve essere nostra se vogliamo salvarci dalla retrocessione”.