Scuola, Cgil: “Avviare osservatorio permanente per superare criticità del settore”
Costruire un osservatorio permanente che veda il coinvolgimento di coloro che hanno a cuore il sistema scolastico calabrese: docenti, studenti con le loro famiglie, dirigenti scolastici, amministratori degli Enti Locali. È la proposta lanciata da Angelo Sposato, Segretario generale Cgil Calabria, e Mimmo Denaro, segretario generale Flcc Gil Calabria.
Per questo motivo i due segretari hanno detto di volersi fare “promotori dell’istituzione di un tavolo tecnico che vada nella direzione di mettere al centro dell’azione politica la funzione sociale dell’istruzione, quale elemento fondamentale per la pace e lo sviluppo della democrazia e per la dignità del lavoro di tutto il personale scolastico”.
Per la Cgil “i problemi da affrontare sono tanti”. Così alle grandi emergenze che caratterizzano l’istruzione della regione si aggiungono “le carenze infrastrutturali, la messa a norma degli edifici, la carenza di organico – docente ed ata – i trasporti e il dissesto idrogeologico, fattore questo che negli ultimi anni ha inciso in maniera pesante sulla qualità e la durata delle lezioni, si aggiungono i ritardi, nelle operazioni di mobilità, nelle nomine dei supplenti e il pessimo funzionamento di qualche ATP della Regione, questioni, anche quest’anno, da noi denunciate”, affermato i segretari.
Per la Flc Cgil la scuola “non è solo uno spazio sociale in cui devono refluire decisioni politiche elaborate altrove, ma è essa stessa spazio di elaborazione e di prima rivendicazione di bisogni individuali e sociali , da sottoporre all’attenzione dei decisori pubblici”.
Per la Cgil in Calabria la scuola può “svolgere un ruolo importante, se vogliamo veramente combattere capillarmente gli effetti delle disuguaglianze economiche e sociali, sappiamo bene che la crisi della scuola riflette la crisi della società. La scuola, presidio di libertà e democrazia è un cantiere per la promozione della cultura della legalità e della diffusione del valore dei diritti di cittadinanza e conoscenza delle regole del vivere civile, soprattutto per le nuove generazioni”.