Assemblea Pd. È scontro, Graziano sbotta: commissario unica autorità. E minaccia “ritorsioni”
È sempre più scontro aperto tra le diverse anime del Pd Calabrese. Solo ieri era stata consegnata una lettera a segretari provinciali e di circolo con cui il commissario regionale del Partito Democratico regionale, Stefano Graziano ed il responsabile nazionale per il Mezzogiorno, Nicola Oddati, avevano “avvertito” sulla necessita di “evitare l’organizzazione di iniziative o manifestazioni” (QUI), a partire dall’assemblea autoconvocata per domani, 27 settembre, a Catanzaro, con la presenza confermata del governatore Mario Oliverio.
Arriva, oggi, a 24 ore di distanza, invece, quello che appare come un e vero e proprio “ultimatum” ai quadri dei Dem provinciali, un altro inequivocabile messaggio con cui Graziano e Oddati ribadiscono “a chi ricopre incarichi dirigenziali … di agire con senso di responsabilità e comprendere che, alla luce del mutato quadro politico nazionale, è stato imboccato un sentiero nuovo e che su questo percorso si lavora per vincere la sfida elettorale”.
Dunque, un invito non tanto celato a boicottare l’iniziativa del Comunale? “Nei prossimi giorni - affermano i due dirigenti - saremo noi ad indire un’assemblea dei circoli e dei gruppi dirigenti e discutere - come è giusto - delle decisioni da assumere”, aggiungendo chiaramente che “Chiunque lo faccia adesso, in questo modo, sceglie di mettersi contro le indicazioni del partito”.
Il commissario regionale ribadisce infatti che “c’è una linea chiara e netta che non è contro qualcuno. È una linea - sostiene - per il futuro della Calabria che tiene conto del nuovo quadro nazionale”, e definisce “errate quelle iniziative che non rispecchiano tale linea” che etichetta come “figlie di una vecchia stagione politica”.
Da qui l’avvertimento chiaro: “chi viene meno alla richiesta di lealtà e generosità si assumerà le sue responsabilità”. Il commissario e il gruppo dirigente nazionale, puntualizza poi, “non si sono sottratti ad iniziative e momento di confronto, anche aspri, quando promossi da organismi legittimi”.
E definisce come “stupefacente” il fatto che “dirigenti di primo piano e di lungo corso decidano di partecipare ad iniziative autoconvocate che si contrappongono platealmente alle indicazioni politiche degli organismi dirigenti”. “Spesso - conclude Graziano - si invoca lo statuto per richiamare le primarie, ma si dimentica che - da statuto - in un partito commissariato l’unica autorità è il commissario nominato dalla Direzione nazionale e l’uso del simbolo è esclusivamente in capo al commissario”.