Nel bunker droga, armi e soldi “sporchi”, 55enne finisce in carcere
Gli investigatori l’hanno battezzata operazione “Fiumi d’oro”: un’attività che ha consentito di infliggere un altro duro colpo alle organizzazioni criminali che si occupano di traffico di stupefacenti.
A distanza di qualche giorno da altri quattro sequestri di droga, e altrettanti arresti in flagranza, eseguiti tra Reggio Calabria e a Villa San Giovanni, i finanzieri appartenenti al Comando Provinciale dello stretto, hanno individuato oltre 600 grammi di cocaina, una pistola con la matricola abrasa e il relativo munizionamento, e 13mila euro in contanti, che per le modalità con cui erano stati nascosti si ritiene essere il profitto dello spaccio. Un 55enne reggino (D.L.), inoltre, è finito in arresto in flagranza di reato.
L’operazione si inserisce nell’ambito di un ampio piano straordinario di controllo del territorio, disposto dal Comando della Guardia di Finanza, ed eseguito con delle attività di monitoraggio delle aree e degli snodi stradali, ferroviari e marittimi considerati maggiormente a rischio, ma anche delle attività commerciali della provincia, specificatamente analizzate e selezionate.
In particolare, alcune pattuglie, durante un servizio di appostamento e osservazione eseguito nella frazione Aretina e nei pressi del vicino quartiere Saracinello, hanno individuato un soggetto sospettato di spacciare stupefacenti.
Grazie all’acume investigativo dei militari, ne è scattata una perquisizione che ha interessato un terreno e un’abitazione nella disponibilità del soggetto.
Nel primo caso, ovvero passando al setaccio il fondo, si è così arrivati a scoprire - in una stanza da letto del casolare che vi insisteva - una cassetta elettrica anomala, al cui interno era stato ricavato un vero e proprio bunker: proprio lì dentro le fiamme gialle vi hanno scoperto la cocaina, la pistola (una cal. 6,35) e 14 colpi, e tre bilancini di precisione.
Di conseguenza i militari si sono poi spostati in un altro immobile dell’uomo, perquisendo anch’esso e ritrovandoci dell’altra cocaina pronta per lo spaccio, ovvero 14 dosi già confezionate; altri due bilancini e una cassaforte che, una volta aperta, conteneva i 13mila euro poi sequestrati.
Al termine, il 55enne è finito in manette ed è stato portato in carcere, così come disposto dal Pubblico Ministero di turno della Procura di Reggio Calabria, arresto convalidato in sede di rito direttissimo.
Durante le operazioni di perquisizione, si è accertato che l’uomo avesse realizzato degli allacci abusivi sia alla rete idrica che a quella rete elettrica, per cui è stato anche denunciato per furto aggravato di acqua e di energia.