Crotone: nuovo sbarco di clandestini, fermato uno scafista
Altri 31 clandestini, 18 uomini 4 donne e 9 bambini di cui uno neonato, di nazionalità Curda Irachena, sono sbarcati nella notte a Le Castella. Le immediate attività di indagine, svolte in mare dagli equipaggi dei Guardacoste e poi proseguite a terra dai militari della Sezione Operativa Navale G. di F. di Crotone, hanno poi consentito di pervenire all’identificazione ed al fermo di un soggetto di nazionalità turca in qualità di scafista, Yusuf Izzetin Ozdemir, 31 anni, unitamente al personale della Squadra Mobile della Questura, del Comando Provinciale dei Carabinieri e della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Crotone. I clandestini hanno riferito di essere partiti dalla Turchia circa 5 giorni orsono.La competente A.G. di Crotone coordina le attività di indagine.
I FATTI | Nella nottata odierna, a seguito della segnalazione da parte di una nave delle Marina Militare, alle ore 02:00 circa, a poco meno di un miglio dalla costa della località “Le Castella” del Comune di Isola Capo Rizzuto, il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, impegnato con le proprie unità nell’attività di pattugliamento del mar Ionio Settentrionale denominata “Sea Border Operation”, volta al contrasto dell’immigrazione clandestina via mare, ha intercettato una imbarcazione a vela battente bandiera della Gran Bretagna, con a bordo immigrati clandestini in fase di sbarco sulle coste italiane. L’imbarcazione a vela è stata intercettata dalle unità navali G.94 “Cappelletti” della Sezione Operativa Navale G. di F. di Crotone e G.58 “Atzei” della Sezione Operativa Navale G. di F. di Roccella Jonica. I militari dopo aver avvicinato il veliero ne hanno preso il controllo e dopo aver constatato le condizioni generali di salute dei migranti e valutato lo stato di integrità dell’imbarcazione hanno intrapreso il trasferimento presso il porto di Crotone. Il convoglio composto dai due guardacoste della Guardia di Finanza e dal veliero sottoposto a sequestro, in mattinata è giunto al porto a Crotone, ove il personale della Croce Rossa Italiana ha prestato le prime cure ai migranti successivamente accompagnati al c.p.a. di Sant’Anna.