Cesare Basile e I Caminanti al Teatro dell’Acquario

Cosenza Tempo Libero

Un atteso ritorno quello di Cesare Basile che, giovedì 24 ottobre alle 21.30, verrà ospitato sul palco del teatro dell’Acquario di Cosenza. Il cantautore catanese eseguirà i pezzi dell’ultimo disco, “Cummedia”, e farà sognare gli spettatori con il nuovo album fatto di storie e canzoni.

“Cummeddia in siciliano vuole dire cometa o aquilone – spiega Basile - il passaggio di una cometa è segno infausto, presagio di sventure pubbliche, monito divino, annuncio di peste. La peste stravolge le relazioni umane e determina un nuovo ordine basato sul sospetto, l'accusa, il controllo, la definizione di zone e confini invalicabili. L'ordine è lo stato d'assedio, l'emergenza continua in cui la sospensione delle libertà viene presentata come il prezzo necessario per la sopravvivenza della società. Radicalizzazione del “tutti contro tutti” per difenderci da tutti, infine da noi stessi. Separati dal mondo e dalle nostre creazioni quotidiane. La regola è la peste. Dopo averci accecato lo spirito ci strappa il cuore. Di fronte all'ordine della peste l'unico gesto è la rivolta, quando la cometa aquilone annuncia non il castigo ma un nuovo cominciamento”.

Per questo tour i Caminanti, collettivo aperto di musicisti che ormai da anni è al seguito di Basile, saranno composti da: Massimo Ferrarotto alle percussioni; Sara Ardizzoni alle chitarre elettriche; Vera Di Lecce al synth, percussioni e voce; Alice Ferrara Percussioni, synth, voce e cori.

Durante il corso della sua trentennale carriera Basile è riuscito a creare un linguaggio “Blues” viscerale, unico e personale utilizzando come lingua un dialetto siciliano arcaico e profondo, attraverso il quale viene rappresentato il degrado e la mortificazione operata dal potere centralizzato nei confronti della Sicilia e dei Siciliani negli ultimi secoli di storia.

I temi più cari a Basile trattano storie d’amore e d’anarchia volte a raccontare i vinti e i miserabili, gli emarginati e i diseredati, attingendo da certa musica africana (Tinariwen e Terakaft in primis, ma anche Boubacar Traorè e Tamikrest) la giusta ispirazione e creando un filo conduttore che lega la lingua siciliana, il dolore degli sconfitti e degli emarginati e l’Africa, da tutti considerata la culla della civiltà umana. Il tutto corroborato dalla sua irrinunciabile attitudine rock che abbraccia a piene mani la musica popolare siciliana, il folk, il blues e, a modo suo, il punk.

Negli anni Cesare Basile è stato artefice di ben 11 album che gli hanno garantito una credibilità ed un prestigio tale da portarlo per ben due volte a vincere la Targa Tenco, il riconoscimento italiano più prestigioso ed ambito per la nuova musica d’autore e cantautorale.