Bonifica crotonese, Torchia: “rimodulare fornitura idrica, questione non più rinviabile”
Lo abbiamo detto innumerevoli volte ed in tutte le sedi - interviene Roberto Torchia Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese – abbiamo cercato di attivare tavoli e convegni istituzionali; siamo intervenuti più volte cercando di “equilibrare” uscite pubbliche e vere e proprie assemblee e riunioni tecniche. Ma prosegue a non cambiare nulla!
“Da sempre - rivendica il Presidente dell’Ente Consortile - contemporaneamente alla stremante azione tesa soprattutto a portare l’acqua indispensabile per i cittadini e l’agricoltura, raccogliamo dati, elaboriamo progetti e forniamo schemi e soluzioni possibili per la Regione Calabria. Ed a ogni crisi idrica, come quella in corso che vede condizioni climatiche ancora estive, si infittiscono solo estenuanti trattative con i privati – incalza Torchia - al fine di salvaguardare interessi pubblici. Siamo anche scesi più in profondità fornendo dati scientifici e disegnando un quadro preciso su come viene captata e distribuita l’acqua da 50 anni in Calabria; dati scientifici che non sono stati mai smentiti”.
“In piena ed ennesima emergenza abbiamo fatto ancora di più - precisa Torchia - abbiamo dettato turnazioni e centellinato la risorsa, garantendo ciò che avevamo detto di non essere in grado di garantire: la coltura degli ortaggi e dei finocchi in particolare che comunque rimane a rischio serio di ultimazione! Nulla di nuovo però è arrivato né da A2A, né dalla Regione Calabria! E nel mentre non ci è rimasto e non ci rimane altro che proseguire in mere questue che allungano di giorni, al massimo settimane, l’emergenza di vera e propria fine dell’acqua a disposizione del settore primario, ci assale l’altra questione ancora più importante. Il problema dei problemi c’è e rimarrà al termine di questa stagione che, anche se dovessimo, come di consueto, riuscire a portare al termine l’impossibile: la nostra agricoltura, pur continuando ad avere infrastrutture, tecnici ed aziende pronte, entrerà inesorabilmente in grave sofferenza proprio per la mancanza di programmazione”.
“Come dobbiamo chiedere e pretendere quelle scelte strategiche che già da anni che non sono più rinviabili? Proprietario della risorsa idrica, la Regione Calabria, e privato che ne gestisce i flussi, A2a, devono rimodulare la regolazione dell’erogazione dell’acqua a cittadini e settore primario che, ad oggi, - tuona infine - continuano a sottostare ad interessi privati nel generare energia elettrica!"