Maxi piantagione a San Pietro Caridà, tra la marijuana anche la preziosa “purple haze”
Un’altra vasta piantagione di marijuana, composta da ben 300 piante e circa 70 chili di sostanza già essiccata, è stata scoperta a San Pietro di Caridà, nel reggino, dai Carabinieri della Stazione di Serrata e dai loro colleghi dello Squadrone Cacciatori Calabria di Vibo Valentia.
Alla coltivazione, che si trovava in Contrada Goddino, i militari sono arrivati durante un’ampia operazione di rastrellamento che li ha condotti fino ad un fondo agricolo demaniale.
All’interno, circondate e nascoste come di consueto da una fitta vegetazione boschiva, vi erano le centinaia di piante di canapa indica, dell’altezza media di circa 70 cm e già in pieno stato vegetativo. La piantagione era disposta su ben 6 filari e composta da tre diverse tipologie di cannabis, ossia la Skunk (a cespuglio), la “olandese nana” e “purple haze” (o purple queen), quest’ultima riconoscibile per il suo colore marcatamente violaceo e di particolare valore economico nel mercato della droga in quanto prodotta prevalentemente nelle colline della California (Bay Area).
La purple haze deriva da un innesto tra varietà genetiche colombiane, nepalesi, thailandesi e messicane, e si caratterizza, tra l’altro, per la sua capacità di raggiungere elevati livelli di THC, con picchi superiori al 22% di principio attivo.
Il ritrovamento della piantagione è stato possibile solo grazie alle competenze specialistiche dei militari dello Squadrone Cacciatori, addestrati ad operare in aree montuose e boschive ritenute particolarmente impervie, e che sono riusciti ad individuarla seguendo un sentiero tortuoso, immerso nella vegetazione, che conduceva alla coltivazione e quindi ad un essiccatoio rudimentale, al cui interno sono stati scoperti e sequestrati gli altri 70 kg di piante.
Il tutto era alimentato da un impianto per l’irrigazione costituito da alcuni tubi in plastica e collegato direttamente ad un canale d’acqua distante qualche centinaio di metri.
I militari, nel corso delle operazioni, hanno poi ritrovato circa 300 vasetti in plastica utilizzati per le fasi iniziali della germinazione della marijuana e delle bottiglie con diserbanti ed insetticidi per favorire l’infiorescenza delle piante. Dorga e materiale è stato campionato per essere successivamente trasmesso al Ris di Messina per le analisi del caso.