Reperti archeologici, il Mibact stanzia 100mila euro per anfore e fasciame di barca
Ammontano a 100mila euro i fondi che il Ministero per i beni culturali ha stanziato per avviare le attività di tutela e conservazione del patrimonio archeologico sommerso trovato a Reggio Calabria, nello specchio di mare antistante la via marina.
I fondi serviranno per avviare le ricerche, prelevare i campioni da analizzare e in particolari delle essenze lignee e felle fibre vegetali, redigere schede dei reperti archeologici sommersi e se necessario, recuperare i reperti mobili.
La prima attività, che si è svolta dal 5 al 9 agosto, ha permesso agli studiosi di delimitare l’area di intervento che era stata già segnalata nel 2017. Questa, stando alle immagini, è fatta da numerosi resti di contenitori da trasporto e porzioni di fasciame di uno o più relitti di epoca antica. In occasione della prima attività di monitoraggio, svoltasi nei giorni scorsi col supporto del Nucleo carabinieri subacquei di Messina, sono stati trovati dispositivi che costituivano, di fatto, un vero e proprio percorso subacqueo che sono stati sequestrati.