A grande richiesta torna in scena “L’annuncio è una scintilla”
Sarà replicata venerdì prossimo, 1 novembre, alle ore 21 presso l’abbazia florense “L’annuncio è una scintilla”, la prima opera in musica su Gioacchino da Fiore. Lo annuncia con entusiasmo l’assessore alla Cultura, Milena Lopez, compiaciuta per lo straordinario successo di pubblico ottenuto alla Prima del 20 settembre scorso, in occasione del 9° Congresso internazionale di studi gioachimiti.
“Questo lavoro musicale, di grande valore artistico/culturale – afferma l’assessore Lopez - rappresenta l’omaggio della città al Centro Internazionale di Studi gioachimiti in occasione del 9° Congresso, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, che ha promosso ed organizzato “Eventi Florensi” affinchè l’intera città potesse sentirsi pienamente partecipe dell’importante evento scientifico. Il successo ottenuto è stato stupefacente ed è frutto del lavoro del maestro Luigi Benincasa, che ha composto la musica traendo spunto dal testo poetico di Monsignor Staglianò, ma anche della straordinaria bravura dei musicisti, dei soli, degli interpreti e dei coristi che hanno calcato le scene; così come dell’intero team di maestranze che, a vario livello, hanno prestato il proprio impegno alla buona riuscita dell’opera. Professionisti e maestranze calabresi, di cui la maggior parte sangiovannesi, che hanno potuto e voluto esprimere il proprio straordinario talento in nome del fondatore della nostra comunità”.
“Venerdì primo novembre - conclude Milena Lopez – ospiteremo, dunque, la replica de “L’annuncio è una scintilla” con l’auspicio che si possa bissare il successo della Prima. Il mio augurio è, però, che questo straordinario lavoro del Maestro Benincasa possa varcare i confini della Calabria, per essere ammirato, per come merita, a livello nazionale ed internazionale contribuendo così a diffondere sempre più il pensiero e la figura di Gioacchino da Fiore”.
“Una musica ricca di effetti sonori evanescenti – afferma, dal canto suo, il maestro Benincasa - in grado di creare atmosfere, pregna di armonie dense e dissonanti, ma anche di guizzi vocali e orchestrali. Con questi mezzi sonori è stato possibile attualizzare e rendere vivo il grande messaggio di Gioacchino da Fiore. Non di meno è stato importante lavorare sui costumi, sulle coreografie, reperire gli attrezzi di scena. Grande il lavoro anche sulle luci e la scelta dei colori, che richiamano ai cerchi trinitari, una novità assoluta le proiezioni sull’abside dell’Abbazia florense con le immagini tratte dal Liber Figurarum. Il tutto per intrecciare in modo originale e unico azione, testo e musica. Ho cercato di costruire un messaggio chiaro, forte, incisivo e suggestivo allo stesso tempo, offrendo al pubblico momenti intensi per emozionarsi di fronte alla imponente figura di Gioacchino. Dopo il grande successo di pubblico presente alla Prima, non posso che ritenermi soddisfatto dei grandi risultati ottenuti. Nell’augurarci anche noi di poter varcare i confini calabresi, ora si guarda alla replica del 01 novembre, nuovamente in Abbazia florense”.