Falcomatà e Calabrò con Anassilaos per l’anniversario dei Patti Lateranensi
Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha preso parte all'iniziativa promossa dall'associazione Anassilaos dedicata al Concordato tra lo Stato e la Chiesa nel 90° anniversario dei Patti Lateranensi e nel 35° della loro modifica. A Palazzo San Giorgio, insieme al senatore Gennaro Acquaviva, Presidente della “Fondazione Socialismo”, ed all'assessore comunale Irene Calabrò, il primo cittadino, dopo una lunga disamina sull'importanza e l'attualità degli accordi fra gli Stati italiano e Vaticano, ha ribadito "la necessità di ricordare i rapporti fra il nostro Paese e tutte le confessioni religiose soprattutto nel giorno dell'anniversario della caduta del muro di Berlino, data storica per l'Europa e l'europeismo".
"Occasioni come queste fornite dall'Anassilaos - ha detto il sindaco - sono fondamentali perché possono contribuire ad evitare il ritorno di fatti e circostanze che non dovrebbero più accadere. Fa riflettere, quindi, una società che oggi si confronta sull'odio, l'ignoranza e la poca conoscenza di quello che è avvenuto negli ultimi 70 anni nel nostro continente. Quanto recentemente accaduto alla senatrice Liliana Segre, deve attivare il sistema immunitario di ognuno di noi. Infatti, una cosa che dovrebbe unire in maniera naturale il Paese genera, invece, divisioni. Se una signora 90enne, sopravvissuta ad Auschwitz e che porta tatuato sulla propria pelle l'abominio nazista e fascista, non riesce a creare coscienza comune in un popolo, vuol dire che c'è ancora tanta strada da fare".
L'assessore Calabrò, poi, ha ricordato "il ruolo e la responsabilità assegnati all'odierno amministratore in un momento così delicato per il Paese", interrogandosi ed interrogando la platea sulle "pagine della storia che siamo chiamati a scrivere per non sentirci dire un domani, dai nostri figli e dai nostri nipoti, cosa abbiamo fatto o cosa avremmo potuto fare e non abbiamo fatto di fronte ad eventi e circostanze che rischiano di far cadere l'Italia nel barato dell'odio, dell'intolleranza e del razzismo".